Il Publico Ministero della Corte Penale Internazionale (CPI)‚ Karim Khan ha annunciato che si unisce ufficialmente alle squadre delle autorità nazionali nelle indagini sui crimini contro i migranti e rifugiati in Libia affiancandosi a Italia, Paesi bassi, Regno Unito e Spagna un team sostenuto anche dall’agenzia dell′Unione Europea.
Alcuni di questi Stati hanno sottoscritto numerosi accordi con la Libia‚ questa inchiesta porterà un certo imbarazzo in quei governi che considerano la Libia un paese amico.
L’ Ufficio del P.M. Khan, ha ricevuto una serie di denunce e rapporti molto credibili‚ che indicano come i migranti e rifugiati in Libia siano sottoposti a carcerazione arbitraria, uccisioni, sparizioni, torture e violenze sessuali di ogni genere, oltre a rapimenti con ricatti ed estorsioni e al lavoro forzato e ha chieso il mandato di arresto internazionale.
«I fatti denunciati, potrebbero costituire crimini contro l′ umanità e crimini di guerra, resta quindi un dovere collettivo garantire l’ individuazione dei responsabili». Ha affermato Khan.
F.Nieddu