Si è svolto nella tarda mattinata di oggi davanti alla Prefettura di Nuoro il sit-in contro la guerra promosso dalle associazioni APS e IBS (oltre a Rosso Mori, CISL Coordinamento Intersezionale Sardegna.
Una delegazione delle due associazioni è stata ricevuta dal prefetto Luca Rotondi. «Siamo voluti essere presenti oggi, per la difficoltà di noi sardi di raggiungere il continente ma qualcuno di noi è in piazza Repubblica a Roma, nel corteo che si sta tenendo in queste ore. È stato un confronto costruttivo in cui abbiamo parlato anche in qualità di mamme e di nonne e il Prefetto ha dimostrato una grande attenzione e sensibilità per la nostra iniziativa» ha detto al termine dell’incontro, la consigliera comunale Lisetta Bidoni (Progetto per Nuoro).
«Il dottor Rotondi ha riassunto bene l’incontro con la metafora: “La guerra porta alla guerra e con le armi il problema non si risolve. Voi siete una goccia nel mare però il mare è fatto da contenuti; teniamo presente che il sabato la Prefettura è chiusa ma ha aperto eccezionalmente data la rilevanza di questa manifestazione e il messaggio che avete voluto inviare”. È stato un segnale di attenzione e di sensibilità per noi, ma sopratutto per il messaggio che vogliamo portare, penso che il nostro risultato è stato raggiunto, tutti vogliamo la pace – ha concluso Bidoni. Noi qui siamo per una soluzione diplomatica dei conflitti, per evitare il rischio delle armi nucleari».
Presente all’incontro anche Elvira Caria, presidente dell’UNICEF, che ha parlato del dramma della guerra che stanno vivendo i bambini di tutto il mondo durante la propria infanzia e adolescenza.
F.Nieddu