L'ingegner Sebastiano Maccioni (foto S.Novellu)
Sebastiano Maccioni è nato a Nuoro il 4 novembre del 1918, il giorno della fine della Prima guerra mondiale e della firma dell’armistizio, dedicato più tardi alle Forze Armate e all’Unità Nazionale. All’anagrafe però il padre potè registrarlo solo i 9 novembre, alla riapertura del Municipio nuorese.
Da allora ne ha fatto di strada, anzi di strade il giovane Sebastiano: due lauree, una in matematica e una in ingegneria, una docenza universitaria, oltre alla realizzazione di una delle opere architettoniche più importanti e ardite (ben 17 viadotti) della Sardegna, il tratto di Statale 131 DCN che da Nuoro/Pratosardo conduce a Marreri (APPROFONDISCI).
Qualche settimana fa aveva avuto eco nazionale il fatto che alla sua ormai veneranda età all’Ingegnere fosse stata rinnovata la patente di guida (anche se nel vederlo al volante della sua Seicento bianca, quando ogni mattina dalla propria abitazione si reca nel centro di Nuoro per assaporare il caffè al bar e acquistare i giornali, nessuno potrebbe mai sospettare che l’uomo alla guida abbia superato abbondantemente il secolo). Oggi, invece, spegne le sue prime 104 candeline nella sua casa di Cagliari, luogo in cui da anni ha scelto di festeggiare i compleanni, circondato dall’affetto dei suoi quattro figli, Mariangela, Luigi, Titti e Annamaria, oltre ai nipoti Valeria, Carlo e Francesco, che tre mesi fa gli ha dato la sua prima pronipote, Ariadna, venuta apposta da Londra con la famiglia per festeggiare il proprio bisononno.
Da parte nostra gli auguri più affettuosi a lui e a tutta la sua famiglia.
L’INTERVISTA ALL’INGEGNERE IN OCCASIONE DEI SUOI 102 ANNI:
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