Suona la campanella, il rispetto per la parità di genere lo si impara a scuola

Eleonora Pastore

Suona la campanella, il rispetto per la parità di genere lo si impara a scuola

sabato 22 Ottobre 2022 - 11:57
Suona la campanella, il rispetto per la parità di genere lo si impara a scuola

bambini

«Educare  figli e figlie oltre gli stereotipi è ancora una sfida, ma per noi vuole essere un impegno» questa è l’anima di “PARIS La PArità impaRIamola a Scuola, Insegnanti, stereotipi di genere e pratiche educative inclusive”. Il progetto di ricerca presentato  a Cagliari, nell’aula Dina Dore, durante una conferenza stampa dalla Commissione Regionale per le pari opportunità insieme all’Università di Cagliari, Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia. Un’indagine sui previsori individuali e sociali degli stereotipi di genere da parte degli insegnanti e l’impatto di tale fenomeno sull’educazione.

Individuare le cause che originano gli stereotipi, i pregiudizi e la conseguente discriminazione di genere nel territorio sardo, con un particolare focus al contesto educativo, questo è l’obiettivo della ricerca PARIS. Un ampio e ambizioso lavoro realizzato dalla IX Commissione Regionale per le pari opportunità, istituita dalla Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna.

La cultura inclusiva nelle scuole contribuisce alla creazione di un ambiente con pari opportunità di apprendimento donando anche un senso di sicurezza, accettazione e cooperazione, perciò Cristina Cabras, Docente di Psicologia sociale, criminale e forense all’Università di Cagliari, afferma: «É fondamentale, pertanto abbattere le principali barriere che impediscono l’implementazione di pratiche e strategie educative inclusive, formando e sostenendo gli insegnanti nei processi di cambiamento organizzativi». Il lavoro è tanto, con PARIS emerge che: «il patriarcato è ancora la figura culturale di riferimento nella nostra società. Da un campione di circa 900 insegnanti, 91% di genere femminile, risulta che le stereotipie più elevate si registrano nella scuola dell’infanzia e primaria, mentre una maggiore resistenza al cambiamento è presente nella scuola secondaria, dove sono più frequenti le proteste da parte delle classi e delle famiglie con una concezione tradizionale dell’educazione».

Anna Maria Saderis, Commissaria regionale per le Pari opportunità: «L’ambito di ricerca abbraccia il settore scolastico, con un’attenzione particolare alla Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado. E’ un’indagine scientifica rivolta al corpo docente, dato che queste figure hanno un ruolo fondamentale nella creazione delle persone future.” É proprio nel contesto educativo che si formano idee e comportamenti orientati al rispetto della persona, infatti si deve agire lì per ridurre le categorizzazioni discriminanti, che incidono negativamente su individuo e comunità. Bisogna attuare una visione amplificata della realtà. Conclude Saderis: “L’auspicio è che la Regione Sardegna diventi la Regione pilota per l’insegnamento della parità di genere nelle scuole, insieme all’educazione civica».

La Presidente della Commissione regionale pari opportunità, Francesca Ruggiu: «É l’inizio di un percorso che coinvolgerà direttamente le scuole che hanno aderito all’iniziativa.  Le stereotipie di genere, infatti sono un fenomeno radicato e strutturale nella nostra società e noi stiamo lavorando per prevenirlo con un percorso di prevenzione con approccio “gender focused”, orientato ad accrescere i diritti e la pari dignità personale e sociale delle donne e degli uomini».

Eleonora Pastore

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