L’annuncio del presidente del Consiglio Michele Pais
Sarà un provvedimento ad hoc, con una procedura accelerata, a recepire le priorità indicate oggi dai pastori durante le proteste sotto il palazzo del Consiglio regionale e nella seduta con i capigruppo.
La legge sulle emergenze del mondo agropastorale sarà in Aula già mercoledì 26, data in cui è stata convocata la prossima seduta dell’Assemblea. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais al termine del lungo incontro con una delegazione di allevatori.
«Si tratterà di una legge – ha precisato Pais – che dovrà resistere anche al vaglio delle istituzioni europee. Più in generale – ha aggiunto – c’è un problema oggettivo di messa a terra dei provvedimenti del Consiglio regionale, perché siamo purtroppo legati ad una burocrazia asfissiante che spesso non ci consente di far arrivare a destinazione le decisioni della Regione e della stessa Assemblea».
La riunione del Consiglio sarà preceduta martedì da una seduta della commissione Agricoltura, alla presenza dell’assessora Gabriella Murgia, di una delegazione ristretta di pastori e delle associazioni di categoria che dovrà mettere a punto un testo base. Si verificheranno le risorse già stanziate ma non ancora assegnate (pari a circa 20 milioni) e ulteriori fondi eventualmente disponibili, e saranno valutati sia l’accesso agli interventi de minimis che gli elementi di un possibile ricorso per modificare il piano strategico nazionale dell’agricoltura che poi confluirà nella nuova Pac dell’Unione europea per il ciclo 2023-2027. Durante l’incontro con i presidenti dei gruppi politici, i pastori hanno rivolto dure critiche alla Regione: «La Sardegna non è stata adeguatamente difesa – ha spiegato uno dei portavoce Nenneddu Sanna – ed è stata fortemente penalizzata, con la perdita di risorse per oltre 115 milioni nel quinquennio 2023-2027 a favore di Regioni molto più ricche come Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Uno squilibrio che va assolutamente colmato».
Le proteste dei pastori sono state poi rilanciate dal presidente dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana: «La piattaforma dei pastori va recepita allargando alle loro rappresentanze i tavoli di partenariato ed individuando le possibili compensazioni perché i gravi problemi di un settore primario come l’agricoltura rischiano di travolgere gli altri settori produttivi e le nostre stesse comunità».