Il sindaco di Torpè, Martino Sanna fa chiarezza sul lungo iter di programmazione e realizzazione del deposito di GNL, da parte di Medea-Italgas. Durante la conferenza stampa di stamattina, trasformatasi poi in assemblea pubblica con l’arrivo di residenti e di una consigliera di Minoranza, il Sindaco ha affermato che l’amministrazione comunale non ha mai autorizzato la realizzazione degli impianti nel luogo indicato.
«Al contrario abbiamo proposto altre aree e siamo disposti ancora a trovarne di nuove qualora Medea fosse interessata a venire incontro alle esigenze dei residenti di Istrumpadoglios».
A parere di Sanna la proposta di Medea di spostare di qualche decina di metri l’impianto, sempre all’interno della stessa area, è “una non proposta”, prendendo in considerazione anche le vie legali: “Abbiamo già dato mandato a un avvocato di fiducia perché siano valutate tutte le attività poste in essere dalla società Medea, in particolare quelle relative al profilo amministrativo”.
L’iter burocratico del deposito del Gas. Il primo cittadino ricorda che Il progetto nasce nel 1999 con l’accordo di programma sulla metanizzazione intercorso tra il Governo nazionale e la Regione Sardegna.
La prima area individuata era quella “Bellone”, di proprietà del Comune, nella periferia sud-ovest del paese. Successivamente Meadea ha provveduto a ricercare altre aree nel territorio di Torpè con l’individuazione e poi l’acquisto del terreno di Istrumpadoglios, dopo una trattativa privata con i proprietari del fondo.
Il 29 giugno 2021 la ditta Mediterranea Energia Ambiente Spa, con denominazione Medea Spa, presentava allo sportello Suape del Comune di Torpè una pratica in regime di autocertificazione a zero giorni per “Lavori preliminari di pulizia dell’area, sistemazione pavimentazione esistente, sistemazione cordoli e recinzione perimetrale” del sito in località Istrumpadoglios. In tale richiesta non era stata fatta alcuna menzione rispetto alla costruzione di un impianto di stoccaggio del gas. Struttura ancora prevista, con le informazioni ufficiali in possesso allora dagli uffici comunali, nella vecchia sede di Bellone. Nello specifico della richiesta non sussistevano, secondo i tecnici comunali, motivazioni d’impedimento per cui gli uffici non dovessero rilasciare il via libera.
Il 7 settembre dello stesso anno Medea presentava allo sportello Suape del Comune di Torpè la pratica per l’esecuzione di “Lavori per la realizzazione delle platee in calcestruzzo”. Gli uffici comunali richiedevano quindi una regolarizzazione sulla pratica presentata. Non avendo ricevuto riscontro dall’impresa, lo sportello Suape emetteva un provvedimento di irricevibilità il 21 settembre 2021 con diverse motivazioni. I documenti in disponibilità del Comune di Torpè dopo una prima analisi tecnica si rivelarono non conformi rispetto alla collocazione di eventuali opere che si volevano realizzare nell’area, inoltre il lotto del terreno oggetto dell’intervento era situato all’interno di aree sottoposte a vari vincoli di tipo idrogeologico e che per collegare il sito alla strada provinciale 24 era necessario realizzare una via d’accesso. Tale varco fu aperto poi in posizione differente rispetto agli elaborati grafici proposti, in assenza di specifica autorizzazione e per il quale è stata effettuata una constatazione di abuso edilizio non ancora sanato. Troppe incongruenze documentali indispensabili per intervenire con regolarità.
Il 31 dicembre 2021 l’ufficio tecnico del Comune di Torpè, rispondendo alla richiesta del Rup, come atto dovuto in conformità alle normative vigenti, esprimeva il proprio parere di sola coerenza urbanistica e richiedeva all’azienda appaltante di individuare un’altra area dove realizzare l’impianto. Si arriva al 18 febbraio 2022, questa volta a firma del sindaco Sanna, si richiedeva a Medea, con atto scritto e protocollato, di spostare l’area del sito di stoccaggio “sempre sulla Sp 24 e della superficie analoga all’originaria”, nel tratto della provinciale che “unisce il comune di Torpè con il comune di Posada”, con l’obiettivo di creare un unico impianto per i due paesi. La trattativa di compravendita con i proprietari non è poi andata a buon fine.
Il 5 agosto scorso è stata presentata, sempre da Medea allo sportello Suape del Comune di Torpè, una pratica con oggetto: “Torpè – accertamento di conformità per la demolizione di un cordone in calcestruzzo della Strada Provinciale SP 24 (…) e sistemazione dell’area”. Il Suape procedeva con un pre-diniego il 1° ottobre di quest’anno allegando una serie di osservazioni e motivazioni di carattere procedurale. Sul punto Medea ha trasmesso quindi le sue contro deduzioni, attivando di fatto la cosiddetta “fase interlocutoria” fra i due soggetti coinvolti.
Il sindaco Martino Sanna precisa che: «Una cosa sono le scelte politiche di un’amministrazione comunale o di una sua Maggioranza, altra sono gli atti dovuti a cui non possono sottrarsi gli uffici amministrativi quando vengono presentati dei progetti che godono di tutte le autorizzazioni extra comunali e che soddisfano le richieste previste dalla normativa vigente»
Sanna ribadisce anche l’importanza della serenità e dell’ordine pubblico della comunità di Torpè, percependola fortemente a rischio: «Lo abbiamo detto nell’ultimo Consiglio comunale straordinario, lo abbiamo manifestato in Regione a Cagliari e in Prefettura a Nuoro appellandoci alle istituzioni, ai cittadini di Torpè e soprattutto a Medea, affinché si trovasse una soluzione capace di calmare gli animi di residenti fortemente preoccupati».
Eleonora Pastore