Un auditorium troppo piccolo quella delle Biblioteca S. Satta di Nuoro per contenere le centinaia di persone che hanno voluto rendere omaggio a Alessandra Onida la dottoressa degli invisibili, scomparsa il mese scorso dopo un tragico incidente stradale (APPROFONDISCI) avvenuto a Sassari.
Alessandra è stata definita da parenti, amici e colleghi che si sono susseguiti negli interventi la dottoressa degli “invisibili” perché lei con la sua professionalità e il suo buon cuore dava spazio anche a chi difficilmente ne aveva.
Una serata con un mix di commozione e emozione per una persona brillante in ogni senso che ha dato un enorme contributo alla Neuro Psicologia nella quale era specializzata ed era pronta a spiccare il volo a Lione Alessandra per approfondire la sua materia e conseguire altre specializzazioni se quel maledetto pomeriggio di Sassari non ci fosse mai stato.
«Vicina ai pazienti pronta ad intervenire in ogni momento con quella empatia che la caratterizzava» hanno detto medici e referenti delle associazioni che hanno parlato in suo ricordo.
Alessandra era anche una sportiva e speleologa impegnata con il gruppo Grotte Nuorese attraverso il quale faceva tanti percorsi e studiando ed esplorando il mondo sotterraneo riusciva anche a valutare i limiti e le meraviglie della mente umana riportando tutto questo nelle sue ricerche che sono state utilizzate con grande successo anche dall’Agenzia Spaziale italiana.
Al padre Silvio, i fratelli Gabriele e Andrea il compito di ritirare il premio conferitole e che l’hanno ricordata bambina profondamente attaccata alla propria città e al proprio quartiere San Pietro del quale lei, orgogliosamente, custodiva il tipico accento. Il coro Amici del Folklore, diretto dal Maestro Paolo Flumini, ha concluso la serata con due brani “A Babbu Nostru e Ave o Maria″.
F.Nieddu