«Apprendiamo con estremo stupore la decisione del Consiglio dei Ministri, nella sua ultima seduta di ieri e di fatto ormai esautorato da una piena legittimazione politica, di approvare la valutazione di impatto ambientale per la costruzione dell’impianto eolico Gomoretta, tra gli altopiani di Bitti, Orune e Buddusò. Una struttura non voluta dal territorio e che andrà a mettere a repentaglio la candidatura dell’Italia nella corsa per l’assegnazione della sede del progetto Einstein Telescope, uno dei più importanti programmi di ricerca scientifica al mondo.
Il parco eolico quindi non si deve fare anche perché gli stessi proprietari delle terre, dove si vorrebbero posizionare le pale, sono fermamente contrari all’intervento». La dura presa di posizione arriva dal sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, che ha osservato come la scelta giunta ieri da Roma sia «qualcosa che va contro i veri interessi dei cittadini, di un’area rurale in estrema difficoltà demografica e occupazionale e quindi contro lo sviluppo dell’intera Sardegna». Il primo cittadino di Bitti ha quindi aggiunto: «Faremo le barricate contro questa decisione calata dall’alto, che non tutela gli interessi delle nostre comunità, che invece ambiscono e guardano verso altre direttrici di crescita economica e sociale. Come amministrazione comunale – ha proseguito – useremo tutti gli strumenti normativi possibili e ci rivolgeremo a tutti gli organi istituzionali affinché sia rispettato il volere di un territorio. Al contempo ci appelleremo alla popolazione perché ci sostenga in questa battaglia, al presidente della Regione Christian Solinas e ai nuovi parlamentari sardi per un’azione politica nei confronti del futuro governo». Giuseppe Ciccolini ha quindi ripreso il tema del progetto Einstein Telescope: «I territori circostanti alla miniera di Sos Enattos a Lula, sito candidato a ospitare l’Einstein Telescope hanno bisogno che sia tutelata la specificità ambientale e soprattutto acustica dell’area, vero punto di forza della candidatura sarda. Certo è che il rumore prodotto da mega pale eoliche e turbine andrebbe nella direzione opposta a quella richiesta dal mondo scientifico per le proprie ricerche», ha concluso il sindaco.