Il futuro dei 30 lavoratori di Tossilo, le ripercussioni che potrebbero derivare dal paventato blocco degli impianti e il rischio che tutto l’indotto coinvolto nel trattamento dei rifiuti per una vasta area della Sardegna si fermi: sono stati gli argomenti trattati ieri in mattinata in Prefettura.
L’incontro richiesto dalla CGIL FP e FIT CISL rappresentate da Sandro Fronteddu e Giovanni Loddo è stato richiesto per analizzare la complessa vertenza dei lavoratori della Tossilo SpA.
Alla riunione oltre agli esponenti sindacali hanno partecipato anche rappresentanti del Consorzio industriale di Macomer, il Presidente della Tossilo SpA, Antonio Delitala, il Commissario liquidatore pro tempore nominato dalla Regione Sardegna, Mario Zacchino, l’Assessore al ramo del Comune di Macomer Andrea Rubattu: presieduta dal Prefetto Luca Rotondi si è conclusa positivamente.
Con specifico riferimento alle istanze che hanno dato avvio allo stato di agitazione, il rappresentante regionale presente al tavolo ha riferito in merito il massimo impegno degli assessorati regionali dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente per contribuire alla urgente soluzione della vicenda. Di ciò hanno preso atto i sindacalisti che hanno evidenziato la necessità di accelerare i previsti interventi al fine di garantire la corresponsione degli stipendi arretrati alle maestranze, in evidente difficoltà.
Nel corso della riunione sono inoltre emerse le potenzialità degli impianti di nuova generazione per il trattamento dei rifiuti, che, nel quadro dell’economia green, devono essere strutturati al fine di implementare un modello di sviluppo economico improntato ai valori della innovazione ecologica e della sostenibilità ambientale. In tale prospettiva si conferma l’importanza degli interventi regionali per la ripresa delle attività dell’Impianto di Tossilo.