Parco Eolico a Nuoro? Il sindaco Soddu all’oscuro di tutto

Sta suscitando preoccupazione una notizia apparsa sul cartaceo a firma di Mauro Pili che denuncia un’operazione avviata dal governo Draghi per la costruzione di un parco eolico a Nuoro  costituito da 13 aerogeneratori di potenza complessiva pari a 78  opere.

Un’argomento che è stato dibattuto nel consiglio comunale di ieri e che ha destato non poche preoccupazioni.

Un progetto di cui sono stati tenuti all’oscuro tutti i sindaci dei comuni interessati, come dichiarato dal sindaco Soddu nel Consiglio comunale di ieri in risposta alla interrogazione della nostra consigliera Lisetta Bidoni.

Un parco eolico di notevole dimensioni, che dovrebbe sorgere in località Prato Sardo – Sa Serra, costituito da 13 pale, ciascuna alta oltre 200 metri, per la produzione di energia da trasportare con tralicci e cavi sino ad Ottana, passando per Oniferi, Orani e Bolotana, per poi spedire “prima in Sicilia e poi in Campania attraverso un cavo sottomarino, il Tyrrhenian Link, un guinzaglio elettrico dal costo esorbitante di 3,7 miliardi di euro”, secondo il piano di Terna e di Enel”. Operazione firmata da EDP Renewables e da Energias de Portugal (Gruppo EDP), con fatturati da capogiro ( nel 2021 quasi 15 miliardi di euro)

«Uno schiaffo alla città, al nuorese e alla Sardegna tutta, che per l’ennesima volta si trovano a subire la colonizzazione, l’occupazione del territorio e una devastante servitù dal terribile impatto ambientale, senza che i territori siano stati messi in condizione di conoscere, valutare e scegliere. È necessaria fare chiarezza nel più breve tempo possibile, le amministrazioni comunali non devono stare a guardare, ma mettere in atto da subito ogni possibile azione, istituzionale e amministrativa, per bloccare una operazione di cui non si conoscono i termini, le ricadute, gli effetti sul piano ambientale-paesaggistico-economico, e che passa sopra la testa delle comunità e delle Istituzioni locali. – dichiara Lisetta Bidoni – Progetto per Nuoro è pronta ad una mobilitazioni di massa e a sostenere le battaglie delle amministrazioni comunali per impedire lo scempio ambientale, per riaffermare il diritto delle comunità locali ad essere informati, a scegliere e decidere autonomamente e responsabilmente sull’utilizzo dei propri beni, per bloccare l’ennesima operazione di sfruttamento e impoverimento del territorio».

«Un’operazione tutta calata dall’alto utilizzando la Sardegna come una vera e propria “colonia energetica” per sfruttare il potere del vento, alla faccia del paesaggio dell’ambiente e dei i siti archeologici, per poi trasportarla/rivenderla altrove. Secondo questo decreto, predisposto dal Ministro della Transizione Ecologica possono esser posizionate decine di mostruose pale eoliche di ogni dimensione: un vero e proprio “golpe” energetico ai danni della Sardegna senza alcun ristoro per il servizio di pubblica utilità reso alle altre Comunità, ma quella sarda non è figlia di un Dio minore ! Siamo tornati ai tempi di “tancas serradas a muru”, chi prima arriva o possiede più danari o è più muscoloso, può fare quello che vuole!» dichiara il consigliere di Maggioranza Maria Boi (Italia in Comune).

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Sonia