L’ASL n. 3 di Nuoro è pronta a dotare gli stabilimenti del suo Presidio Ospedaliero Unico (San Francesco di Nuoro e San Camillo di Sorgono) di 126 nuovi letti elettrici, che sostituiranno quelli meccanici, ormai obsoleti, presenti nei due nosocomi.
Ogni reparto riceverà una quantità dei nuovi letti commisurata alla vetustà dell’attuale dotazione, alla casistica dei ricoverati e alle caratteristiche quali-quantitative del personale d’assistenza. La consegna avverrà gradualmente.
Questo per garantire il comfort dei degenti e la sicurezza dei propri operatori, visto che la maggior parte dei pazienti ospedalizzati è costretta a letto per periodi di tempo più o meno lunghi ha pensato di rendere meno pesante il “riposo forzato” dei degenti.
Si tratta di un’ importante acquisizione che andrà a impattare in maniera straordinaria sul benessere sia dei pazienti che del personale sanitario, rendendo più agevole la movimentazione di questi letti che sarà regolata tramite delle pulsantiere poste sulle sponde del letto. Oltre al comfort, la mobilizzazione ha anche ricadute positive sulla salute, riducendo il rischio di infezioni, di lesioni da decubito e favorendo la circolazione del sangue. I nuovi letti elettrici migliorano il lavoro di infermieri e operatori socio-sanitari, con lo scopo di agevolarne l’assistenza per la diminuzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. Anche il trasporto dei letti da un locale all’altro – verso la radiologia e le sale operatorie, ad esempio – sarà favorito da maggior leggerezza e maneggevolezza.
L’operazione di ammodernamento del parco tecnologico dei presidi ospedalieri è stata resa possibile grazie ad una gara espletata dall’ARNAS Brotzu di Cagliari, con finanziamenti della Protezione Civile, mentre ARES Sardegna sta gestendo la consegna e messa in funzione dei letti.
«Questa importante acquisizione – spiega Paolo Cannas – ci consente di fare un passo avanti nel migliorare il comfort “alberghiero” dei nostri presidi ospedalieri, offrendo contestualmente un aiuto importante anche per la movimentazione dei pazienti, a tutto vantaggio del benessere dei nostri dipendenti».