Primi effetti delle Politiche in Sardegna: la netta affermazione di Fratelli d’Italia e il calo dei consensi della Lega che nell’Isola è alleata con il Partito Sardo d’Azione, porta il presidente Solinas ad azzerare totalmente la Giunta regionale con un rimpasto che si preannuncia immediato.
Il governatore ha spiegato che la nuova Giunta verrà fuori dopo un azzeramento totale dell’attuale Esecutivo con un probabile rimescolamento delle deleghe e con qualche riconferma. “Per consentire un dibattito il più franco e libero possibile tra le forze politiche credo sia necessario ripartire da un azzeramento totale della Giunta che non significa bocciatura per nessuno, anzi ci potranno essere anche diverse riconferme – osserva -. Credo, inoltre, che si debba rivisitare la formazione della Giunta sulla base degli impegni programmatici che vorremmo portare avanti in questo anno e mezzo che ci separa dal voto”. E per fare questo Solinas terrà conto della consistenza delle forze in campo in Consiglio regionale “non di gruppi in Parlamento”.
“Sapevamo che in questo turno il vento non soffiava forte come nel 2018 per la Lega e si era spostato su altri movimenti – spiega – Il Psd’Az ha voluto essere leale e coerente e siamo rimasti fermi nell’alleanza programmatica, con la quale abbiamo stabilito 5 punti d’interesse per la Sardegna, e ha ottenuto il risultato che è il migliore di tutto il centro-sud. Un risultato che non va sicuramente confuso con il dato di elezioni profondamente diverse: quando ci saranno le regionali e ci sarà il simbolo il Partito Sardo d’Azione chiaramente ragioneremo in maniera differente”, argomenta rilanciando anche la possibilità di un suo bis.
“Ho sempre detto – puntualizza – che la riproposizione alla fine della legislatura sarebbe stato un elemento di continuità rispetto alle politiche avviate e confermo la disponibilità a guidare una coalizione che può candidarsi a vincere e governare nuovamente la Sardegna”