Una città deserta con le serrande delle attività commerciali abbassate ha caratterizzato la mattinata odierna, Sulle vetrine i manifesti che invitavano i cittadini alle manifestazioni in difesa della Sanità publica e dell’istituzione della linea veloce di Trenitalia Macomer-Nuoro-Olbia.
Centinaia di studenti affollavano le vie cittadine in attesa di recarsi al parcheggio dell’Ospedale San Francesco da cui è partita la manifestazione indetta dalle RSU in difesa della Sanità nel territorio, per poi confluire in quella per l’istituzione della linea Trenitalia, di fronte alla stazione ferroviaria. In piazza i comitati territoriali e la rete sarda in difesa degli ospedali, oltre ai sindacati di base, compresi quelli che, se non presenti nell’ASL di Nuoro, sono attivi nei presidi sanitari sardi.
Dal San Francesco, passando per lo Zonchello, il corteo, cui hanno aderito anche i commercianti Nuoresi, ha fatto capolino in via Demurtas, davanti alla direzione dell’ASL, dove è stata adagiata una bara a significare che la Sanità è morta se non si assumono medici, infermieri e altro personale.
Numerosi gli interventi degli operatori della sanità (medici, infermieri, oss,) e di sindaci che hanno rivendicato una sanità efficiente ed efficace anche nel territorio con il potenziamento dell’organico, per poi unirsi nella piazza antistante la Stazione ferroviaria dove era presente la manifestazione per l’istituzione della linea Trenitalia Nuoro-Macomer-Olbia.
Claudio Solinas, promotore del Comitato Trenitalia nuorese ha tuonato: «Abbiamo una line ferroviaria a scartamento ridotto che risale al 1839, è impensabile che Nuoro sia l’unico capoluogo di provincia senza alcun collegamento diretto veloce con gli altri capoluoghi di regione». «Come Comitato Trenitalia nuorese abbiamo fatto numerose proposte tecniche e presentato una scheda tecnica alla Regione e all’ARST che gestisce il servizio ma ancora non si è mosso. Quanto grava sui cittadini il fatto di non avere una linea diretta con gli altri capoluoghi? Solo per andare a Macomer ci vuole 1 ora e 16 minuti. Cosa si sta aspettando? Il PNRR potrebbe finanziare il potenziamento di questa tratta ferroviaria. Se non viene sfruttata sarà una occasione persa. ». Numerosi applausi si sono levati dal pubblico.
«Vogliamo una sanità efficiente che garantisca i servizi di assistenza e degenza anche nel territorio e il diritto alla mobilità interregionale – ha esordito il sindaco Andrea Soddu. Questa è una occasione nella quale il nostro territorio, la nostra città si stanno facendo e questa volta continueremo finché non saremo ascoltati. Oggi vedo molti giovani e la loro presenza è significativa, perché anche loro sono pendolari e conoscono maggiormente il problema in quanto lo vivono. Occorre essere uniti per far sentire la nostra voce a chi ci governa».
Salvatore Lai, storico militante comunista nonché sindaco di Gavoi ha ribadito: «Chiediamo il potenziamento delle strutture sanitarie territoriali, come le RSA, una maggior presenza del personale sanitari non solo negli ospedali del capoluogo e nei presidi del territorio. Non possiamo più accettare passivamente che la provincia di Nuoro sia trattata come capoluogo di serie B in materia dei trasporti».
Gli stessi concetti sono stati ribaditi anche dai sindaci di Siniscola e Fonni, i quali hanno aggiunto che, essendoci poche linee di collegamento con autobus, spesso molti cittadini devono noleggiare un’automobile per rientrare in paese o a Nuoro senza aspettare l’ora di partenza dell’autobus, con notevoli costi economici, disagi anche per gli studenti che frequentano le scuole del capoluogo: «Questa è una della cause dello spopolamento dei nostri paesi».
Negli anni ’70 gli studenti avevano fatto uno studio sulla situazione dei trasporti a Nuoro, in collaborazione con i delegati sindacali dei ferrovieri e autisti ARST e di altre ditte ed era stato consegnato all’allora assessore ai trasporti Baghino, una relazione nella quale si proponeva anche il potenziamento del trasporto ferroviario in quanto più efficiente e meno costoso del trasporto gommato, considerando che alcuni pesi della provincia di Nuoro erano già collegati dalle linee ferroviarie che stavano andando in disuso.
La manifestazione di oggi, come ha sottolineato Claudio Solinas in conclusione, è stata una prova di forza popolare e non ha avuto in fine elettorale: «Io sono un semplice cittadino e non ho ambizioni o intenzioni di fare carriera politica».
F.Nieddu