È stato pubblicato l’elenco dei Comuni ammessi ai benefici della ZES Sardegna, la zona economica speciale che concede importanti sgravi fiscali per nuovi investimenti e ampliamenti aziendali. L’unico territorio escluso è il Nuorese dove da decenni mancano azioni di sviluppo a sostegno del tessuto produttivo.
Tutte le città capoluogo di provincia con i rispettivi hinterland beneficeranno, direttamente o indirettamente, dei vantaggi offerti dalla ZES. Eccetto Nuoro e gli altri comuni del centro Sardegna.
“Se non si riuscirà a ottenere come territorio una qualche forma compensazione attraverso una fiscalità di vantaggio per chi opera e vuole investire in queste aree – si legge in una nota dell’Associazione degli Industriali del Nuorese e dell’Ogliastra – nel Nuorese continuerà lo spopolamento di imprese e di cittadini che giocoforza guardano ad altri territori più attrattivi in termini di fiscalità, mobilità, logistica. Con la conseguenza che nel territorio resterà il deserto. Temi questi della fiscalità di vantaggio di cui si dibatte da diversi decenni senza che si sia arrivati ad alcuna soluzione”.
“È vero che la ZES Sardegna per questioni tecniche può essere istituita soltanto in territori collegati a specifiche aree portuali – prosegue la nota – ma c’è un aspetto politico sostanziale da mettere in evidenza. È sotto gli occhi di tutti che nel Nuorese manchi da molti decenni qualsiasi politica di sviluppo volta a favorire nuove imprese e salvaguardare le attività che con fatica già operano nel territorio. Con le aziende esistenti doppiamente penalizzate, costrette a pagare a caro prezzo il fatto di operare in aree periferiche dove non si porta avanti alcun intervento di incentivazione al fare impresa. Con il rischio concreto che le imprese che finora hanno resistito e lavorato in questo territorio decidano adesso di investire altrove, così che nel giro di una generazione possa scomparire anche quello che con tanti sacrifici è stato realizzato”.