Nuoro. Slitta l’udienza del rapper contestatore ma la solidarietà non si ferma – VIDEO

Si sarebbe dovuta tenere questa mattina nell’aula del Tribunale di Nuoro  dinnanzi al giudice monocratico, l’udienza del processo contro il rapper Bakis Beks e altri giovani dopo la denuncia della Polizia.  Sotto accusa alcuni versi e il dito medio alzato durante un concerto del 2018. Oggi si doveva presentare un agente di Polizia come testimone  ma ha  giustificato la propria assenza e di conseguenza il  processo è slittato al 5 dicembre alle 11,30.

Contemporaneamente nelle scalinate del Palazzo di Giustizia si è svolto un  presidio di solidarietà  dell’associazione Libertade  per l’artista e gli altri due imputati sempre per quell’evento musicale.  Lo striscione “L’Arte non si reprime” fa capire come Bakis non si aspettava di essere querelato per il diritto di parola o pensiero sancito dalla nostra Costituzione; un’episodio, secondo da quanto lui affermato dopo l’udienza, che lo sta limitando tanto nella propria attività rapper ma fortunatamente il cantante riesce ad avere tante collaborazioni, tra le quali anche la partecipazione questa estate al Cala Gonone Jazz.

L’avvocato Giulia Lai del foro di Cagliari, difensore degli imputati, ha affermato  comunque di essere positiva in un’assoluzione dei suoi assistititi in quanto ci sono tante linee difensive che si possono intraprendere per salvaguardare la libertà di espressione sopratutto se questa si esterna in modo artistico.

IL SERVIZIO:

F.Nieddu

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Franceschino Nieddu