Il presidente di Confesercenti Giabattista Piana scrive al prefetto di Nuoro per il raddoppio dei costi dell’energia elettrica che sta diventando una variabile incontrollabile per imprese e famiglie.
«Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio virus che, non meno di quello più “conosciuto”, distrugge bilanci e redditività determinando, presumibilmente, nell’immediato futuro la scomparsa anticipata di migliaia di attività».
Insufficienti gli interventi di sostegno adottati dal governo – l’ultimo in scadenza ad ottobre – In autunno si rischia letteralmente il collasso dell’interno sistema economico, conseguenza dell’effetto combinato dell’aumento dei costi aziendali, da una parte, e del conseguente crollo dei consumi indotti dalla riduzione drastica dei budget famigliari, dall’altra.
Se nel 2020 e 2021 un bar spendeva in media 6.700 € per le bollette della luce, secondo le stime di Confesercenti, elaborate su dati Innova, Unioncamere e Agenzia Entrate, nei prossimi dodici mesi, ipotizzando che gli aumenti attuali restino costanti, lo stesso bar spenderà 14.740 €. Un aumento del 120 % e un’incidenza sui ricavi aziendali che passa dal 4,9 % al 10,7%.
Allo stesso modo un albergo medio vedrà lievitare la spesa per la bolletta energetica da 45.000 € a 108.000 € (+140 % con un’incidenza di oltre 25 punti
percentuali sui ricavi). Un esercizio di vicinato da 1.900 € a 3.420 € (+80 %), un ristorante da 13.500 € a 29.700 € (+120 %).
«Il rischio è, quindi, che oltre il 20% delle imprese esca dal mercato; parliamo, per quanto riguarda la provincia Nuoro-Ogliastra, di oltre 1000 imprese dei settori commercio e turismo, 900 del settore artigianato, per un totale di oltre 3mila addetti/posti di lavoro persi,… un autentico disastro insomma. Occorre intervenire in maniera urgente e decisa per evitare tutto questo. Dobbiamo sostenere le imprese che già durante la pandemia hanno pagato un conto troppo salato; e lo dobbiamo fare in modo energico, incisivo e soprattutto veloce». Dice Piana che suggerisce un vademecum legilativo per cercare di arginare almeno in parte la situazione:
A nostro avviso sarebbe necessario, in prima istanza, con opportuni interventi legislativi:
“Rendere automatica la rateizzazione delle bollette; impedire ai fornitori, pubblico e privati, di procedere a slacci per morosità almeno sino al 31.12.2022; estendere anche alle piccole imprese il credito d’imposta per l’energia elettrica (imprese con potenza