“Un non voto politico e consapevole, da aggiungere all’astensione spontanea, con il quale il popolo sardo esprimerà il proprio rifiuto verso il sistema politico italiano che vede la Sardegna come il suo territorio d’oltremare da usare e consumare solo ed esclusivamente per i propri interessi, interessi noti e più volte denunciati”. Così il Consiglio nazionale di Sardigna Natzione Indipendentzia, riunitosi in via straordinaria in modalità on line, si rivolge ai sardi in vista delle elezioni del 25 settembre.
Sni chiede “agli indipendentisti e a tutti i sardi che amano la Sardegna, di non dare il voto a chi si è prestato ai partiti italiani per continuare ad umiliare e dominare il nostro popolo”. Il partito del leader indipendentista Bustianu Cumpostu sottolinea come “alle prossime elezioni politiche in Sardegna i candidati sono 149 espressi da 17 partiti tutti aventi simboli e dirigenze appartenenti al sistema politico esogeno italiano, e le 149 candidature sono state espresse e imposte dallo stesso sistema, peraltro in uninominale o in liste bloccate previ giuramenti di fedeltà e obbedienza ai rispettivi partiti”. Per i sardi, dunque, “votare per un qualsiasi candidato di tale sistema significa accettare la dipendenza e rinunciare ad essere padroni del proprio futuro e della propria terra lasciandola in mano a chi vi ha imposto servitù intollerabili, incompatibili e impeditive di qualsiasi sviluppo autopropulsivo e autodeterminato”. “L’indipendentismo sardo, in seria sofferenza organizzativa – conclude Cumpostu – non è stato in grado di formare una Casa Comune dei Sardi, come nel 2018 e nelle precedenti elezioni politiche, e non è riuscito a dare nella scheda elettorale un luogo dove esprimere il rifiuto della dipendenza”.