La segnalazione arriva da alcuni camperisti nuoresi che evidenziano come questo spazio ubicato sotto l’anfiteatro anch’esso in stato di abbandono ormai da tempo, sia stato progettato male sin dal principio per la presenza di pendenze del fondo stradale e da diversi anni, ormai, è sprovvisto d’acqua e non è mai stato allestito di punti per la ricarica di energia elettrica.
I camperisti barbaricini raccontano che i due rubinetti vennero eliminati dal Comune a causa delle persone che abusivamente caricavano enormi cisterne da trasportare in campagna: l’effetto è stato che il turismo itinerante evita Nuoro per un servizio non disponibile.
Un altro problema è dato dalle griglie di scarico uniche sia per le acque nere che per quelle bianche che ormai risultano essere completamente otturate.
Inoltre mancano i bidoni per svolgere in modo consono la differenziata e l’unico cestino presente è
sempre pieno e utilizzato dagli incivili che lasciano ogni genere di rifiuto.
«Un argomento più volte segnalato al sindaco e all’assessore al Turismo comunale ma sempre completamente ignorato» dice chi pratica questo genere di Turismo.
«Abbiamo appena concluso un tour col nostro camper tra nord Italia e la Savoia francese – ci raccontano- e ci rendiamo conto della colossale differenza tra la nostra Sardegna e il continente in tema ricettività per i mezzi ricreazionali». Un settore che la Sardegna snobba completamente e che solo un Europa genera un fatturato annuo pari a oltre ventitré miliardi di euro. Secondo la rivista “Promobil”, chi gira coni camper spende mediamente a settimana, circa 530 a persona ovvero 75,71 euro al giorno. Questo dato non include le spese per carburante e autostrade ed è stato calcolato che su ogni veicolo ricreazionale viaggi una media di circa 3 persone.
Ma anche in Italia la situazione non è delle migliori: su circa 2.200 aree di sosta si stima però che un 25% di queste sia in cattive condizioni di manutenzione e di sicurezza. Le aree in buone condizioni sono stimate in circa 1.650. Italia pari al 41,25 % della Francia.
«I turisti, non solo stranieri, hanno paura a soggiornare in aree di sosta non sicure e «malandate, dicono i camperisti nuoresi. In Sardegna sono pochissimi i Comuni lungimiranti, ne citiamo giusto due: Fordongianus e Baradili. Avere aree sosta disponibili 365 giorni all’anno incrementerebbe tantissimo il movimento camperistico in Sardegna. Ed invece succede che, essendoci pochissime aree al di fuori della classica stagione turistica i camperisti non hanno i servizi disponibili».
«In Sardegna. all’interno della stagione estiva, nelle aree costiere, la disponibilità e notevolmente superiore. Ma a quali prezzi? Considerate che tra Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta al di là delle tantissime aree camper comunali gratuite, in quelle a pagamento abbiamo pagato un max di 12 euro al giorno, con tutti i servizi annessi (energia elettrica compresa). In Francia abbiamo trovato solo aree gratuite. In Sardegna in piena stagione estiva si possono pagare anche oltre 30 euro per 24 ore di sosta, a volte anche senza alcun servizio. Ed ecco che, nella programmazione di un viaggio, aggiungendo i costi della traversata marittima, spesso la Sardegna viene “evitata”» concludono i camperisti.