BOSA – La Sardegna è famosa per le sue coste e la limpidezza dei suoi mari. Chi arriva nell’isola e solleva gli occhi al cielo, specialmente nelle notti serene, si accorge di un’altra ricchezza: una cupola stellata dove si possono intravedere le luci delle stelle e dei pianeti, senza inquinamenti luminosi o da fumi e scarichi.
Se n’è accorto un astronomo dilettante, Stefan Louis, di Liegi, marito di una signora la cui madre è originaria della Sardegna il quale, con una attrezzatura da amatore ma di una certa complessità, ha fotografato il cielo della Sardegna, dalle campagne di Sorighes, una località posta tra Modolo e Turas, in agro di Bosa e, con orgoglio ci mostra il frutto delle proprie osservazioni: la galassia Andromeda.
«Si tratta – spiega Lous – di un ammasso di stelle, si parla di mille miliardi, intorno alle quali non è difficile pensare ancora miliardi di pianeti. La galassia, che ha una forma di spirale, dista da noi 2 milioni e 538 mila anni luce ed è la galassia più vicino alla nostra, la Via Lattea, della quale facciamo parte. Sempre dallo stesso punto di osservazione, a Sorighes, il nostro Stefan ha potuto fotografare il pianeta Giove e i suoi satelliti: Ganimede, Io, Europa e Callisto».
Ora provate a sollevare li occhi al cielo nelle notti stellate.
Pier Gavino Vacca