“I clandestini in Barbagia”… Il Sindaco di Scano: “Così ci ricorderemo che posto abbiamo e avremo sempre in Italia”

Sonia

“I clandestini in Barbagia”… Il Sindaco di Scano: “Così ci ricorderemo che posto abbiamo e avremo sempre in Italia”

martedì 09 Agosto 2022 - 16:40
“I clandestini in Barbagia”… Il Sindaco di Scano: “Così ci ricorderemo che posto abbiamo e avremo sempre in Italia”

Alessandro Rapinese e Antonio Flore

Sardegna, terra buona per piantare ombrelloni, ormeggiare yacht, scaricare rifiuti radioattivi, e perché no, anche per ospitare i clandestini, una volta sbarcati in Italia, prmai di essere rimpatriati, come ha proposto nelle scorse ore Alessandro Rapinese, sindaco di Como.

Se io fossi il legislatore non consentirei la libera circolazione a chi non ha i documenti in regola . E mentre si attende che vengano rimpatriati ci sono ampie zone deserte della Barbagia che potrebbero ospitarli“…  queste le sue parole, parole che se da una parte hanno suscitato l’indignazione dei più, dall’altra hanno dato l’occasione ad altri, pochi in realtà, di rilevare che se questo avvenisse, non sarebbe che l’ennesimo sopruso cui la Sardegna e i propri abitanti sarebbero sottoposti da parte dello Stato italiano. Tra queste voci fuori dal coro un altro Primo Cittadino, quello di Scano Montiferro, il quale propone una lettura diversa della questione e la inserisce a pieno titolo nel fermento politico pre elettorale di queste settimane, nel quale tutti siamo stati o saremo coinvolti in prima persona da chi in realtà brama solo alla propria poltrona, pronto, poche o dopo la chiusura delle urne, a dimenticarsi della propria terra e delle sue necessità.

“Non trovo nulla di strano nelle dichiarazioni del Sindaco di Como – scrive Antonio Flore in un post su Facebook. Come ho avuto modo di ribadire tante volte, queste fanno parte di una cultura politica condivisa in Italia che vede nella Sardegna un dipartimento d’oltre mare dove relegare tutte le peggiori criticità dello staterello. Da porta aerei mediterranea a Caienna dei clandestini, concettualmente, il passo è breve e coerente. Insula damnatorum”.

“Strategicamente – aggiunge Motzo – sono utilissime le dichiarazioni di questo sprovvedutissimo politico provinciale, degno esponente di certo trogloditismo reazionario settentrionale. Ringraziamolo. Perché ci ricordano bene che posto abbiamo e avremo nel sistema Italia. Così, se non lo avessimo ancora capito bene”.

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