Nonostante l’ospedale San Francesco di Nuoro non stia attraversando un periodo storicamente positivo con la chiusura di tre reparti, l’ultimo in ordine di tempo quello di Urologia dopo Ortopedia e Chirurgia, il direttore dell’ASl numero 3 Paolo Cannas rassicura che: «i cittadini del Nuorese (e non solo, visto il bacino d’utenza dell’ospedale di Nuoro) sono tutelati e stiano tranquilli, perché Nuoro è inserita in una rete regionale sanitaria che sta garantendo la regolare presa in carico dei pazienti».
Poi Cannas precisa tutti i provvedimenti che si stanno attuando per tutelare la gestione dei pazienti di questi reparti:
«Per quanto riguarda la gestione dei pazienti ortopedici, si comunica che lunedì 1 agosto si è svolto un incontro tra i responsabili delle ortopedie regionali coordinati dall’assessorato con l’obiettivo di disegnare la Rete Traumatologico-Ortopedica Regionale. Mercoledì 3 agosto, si è svolto l’incontro tra tutti i Direttori Generali delle Aziende socio-sanitarie e ospedaliero universitarie della Sardegna, inclusa l’AREUS, sotto l’egida dell’Assessorato regionale alla Sanità, per disegnare la Rete della presa in carico dei pazienti in emergenza-urgenza nel periodo estivo. In quest’occasione è stata presa in particolare considerazione la situazione dell’Ospedale San Francesco di Nuoro. La rete regionale garantisce che i pazienti che accedono al Pronto Soccorso di Nuoro hanno l’assoluta copertura dal punto di vista sanitario».
«Il Pronto Soccorso sta funzionando regolarmente e con ottimi risultati – dichiara il Direttore Generale dell’ASL n. 3 Paolo Cannas – Spesso vado a fare sopralluoghi e lo sto trovando sempre in ordine e senza particolari criticità».
«Si sta, inoltre, garantendo il trattamento delle patologie tempo-dipendenti, con ottime performance sugli infarti, con trattamenti anche in emodinamica, sulla radiologia interventistica e angiologia nonché – in ambito neurologico – sullo stroke. Questo vale anche per i pazienti che necessitano di interventi chirurgici con patologie tempo dipendenti».
« Utilizzando le RAR (Risorse Aggiuntive Regionali) alcuni professionisti da altre aziende stanno dando un grande contributo» conclude Cannas.