Nel medioevo, una parte dell’attuale provincia di Oristano faceva parte nel giudicato di Arborea. C’era anche una suddivisione ecclesiastica in tre diocesi con le rispettive cattedrali Santa Maria a Oristano, San Pietro a Terralba e Santa Giusta a Santa Giusta. Quest’ultima che si colloca al centro di questo percorso viene considerato il monumento più importante nel panorama del percorso romanico non solo in Sardegna ma anche in Italia.
Oltre agli edifici già citati troviamo sempre nell’Oristanese, una serie di chiese più piccole, con una propria storia e una propria importanza, che vale la pena di visitare, come San Paolo a Milis, Santa Sofia a San Vero Milis, San Gregorio a Solarussa; così come le chiese della Marmilla: San Leonardo a Masullas e Santa Reparata a Usellus.
Anche se non rientrano nell’itinerario romanico, ma non si possono dimenticare e meritano una visita anche la basilica di N.S. del Rimedio, alle porte di Oristano, che è tra le basiliche importanti della Sardegna come quella di Bonaria a Cagliari e di Saccargia nel Sassarese.
F.Nieddu