Attraverso un comunicato stampa a firma di Claudia Zoncheddu, la Rete Sarda per la difesa della Sanità Pubblica chiede al presidente Solinas e a tutto il Consiglio Regionale che: “Di fronte all’emergenza sanitaria e dei Pronto Soccorso di tutti gli ospedali sardi chiusi o a rischio di chiusura, compresi quelli dei grandi ospedali di Cagliari, per la carenza di medici specialistici in Medicina di Emergenza/Urgenza, di personale infermieristico e OOSS, si provveda alla chiusura immediata del Pronto Soccorso del Consiglio Regionale, un servizio di pronto intervento istituito con carattere d’urgenza con la Delibera n.344 del 09/03/2020″.
“L’accordo – prosegue la nota – con il Dipartimento di Emergenza/Urgenza – Struttura di Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari prevede che 25 dirigenti medici e 35 infermieri in servizio in ruolo al Policlinico, vengano utilizzati a rotazione fuori orario di servizio presso il Pronto Soccorso del Consiglio Regionale, un accordo ancora oggi più inopportuno in quanto istituito nel pieno della pandemia e del tramonto dei servizi di urgenza per i cittadini“.
“Il personale sanitario specializzato al servizio presso il Consiglio Regionale otto ore al giorno dal martedì al venerdì, deve essere dirottato presso i Pronto Soccorso degli ospedali pubblici, anche per attività straordinaria, con retribuzioni adeguate al ruolo considerato che i medici di Emergenza/Urgenza sono sottopagati e costretti a turni di lavoro insostenibili, nessun medico può essere sottratto ai servizi di emergenza negli ospedali pubblici già profondamente in crisi, il problema è politico e la soluzione oltre che politica è anche di buon senso – conclude il documento”.
F.Nieddu