Collettivo Comunista Nuoro: “Solidarietà di classe contro la repressione”

Salvatore

Collettivo Comunista Nuoro: “Solidarietà di classe contro la repressione”

sabato 23 Luglio 2022 - 11:57
Collettivo Comunista Nuoro: “Solidarietà di classe contro la repressione”

Martedì 19 luglio, è scattata un’operazione di polizia, su ordine della procura di Piacenza. Arresti domiciliari a dirigenti sindacali della logistica (Usb e Si Cobas). Le accuse sono di “associazione a delinquere per violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, sabotaggio e interruzione di pubblico servizio”.

Per aver fatto il proprio dovere di sindacalisti, cioè avere organizzato le lotte per strappare condizioni di lavoro più dignitose rispetto a quanto sancito dalle varie contrattazioni e dall’inerzia dei sindacati c.d. ‘maggiormente rappresentativi’.

Accuse pesanti e pretestuose allo scopo di intimidire e dividere le lotte dei lavoratori e degli stessi sindacati che le promuovono e le organizzano. Il sistema della “resilienza” non accetta che operai, lavoratori e lavoratrici, si organizzino e lottino anche per migliorare le proprie condizioni salariali e di lavoro, al di fuori del sistema della concertazione e del collaborazionismo. L’azione della procura rappresenta l’ennesimo attacco repressivo alle lotte, all’esercizio del diritto di sciopero e di organizzazione dei lavoratori sui posti di lavoro e nei territori.

All’adesione alla guerra imperialista da parte dello Stato corrisponde a un incremento della repressione e del disciplinamento sociale. Un’azione repressiva, quindi, contro chi non si fa arruolare e addomesticare. Mentre la guerra interna, disseminata di morti nei luoghi di lavoro e a causa del lavoro nocivo si intensifica, mentre la crisi incombe con licenziamenti, delocalizzazioni e privatizzazioni in ogni settore (sanità, trasporti, istruzione, ecc.), il capitalismo procede incessantemente con sfruttamento e oppressione: anche attraverso lo strumento, vigliacco e violento, della repressione.
Associazione a delinquere sono i capitalisti, lo Stato e i loro governi, con una politica guerrafondaia, con il carovita, i licenziamenti, le delocalizzazioni, la disoccupazione, la precarietà, la povertà e le ingiustizie … lorsignori vorrebbero bollare le lotte operaie, sindacali e ambientali, come problema di ordine pubblico.

Sostenere la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici è un’azione inseparabile dalla lotta contro l’ammucchiata dell’unità nazionale e del potere del capitale per la costruzione di una società socialista. La realtà e la pratica dimostrano che il capitalismo nella sua inarrestabile corsa al massimo profitto – la cui crisi generale ha condotto all’acutizzazione delle contraddizioni tra i monopoli, tra Stati capitalisti e alleanze imperialiste per il controllo dei mercati, delle risorse energetiche e delle reti di distribuzione – è il responsabile della sofferenza del proletariato, delle crisi, delle guerre, del fascismo, della caccia agli immigrati.
Rafforzare l’unità dei comunisti contro la frantumazione del movimento comunista per sviluppare la lotta di classe indispensabile e necessaria a rispondere alla gravità della situazione con l’obiettivo strategico della trasformazione della società.
– Unione di Lotta per il Partito Comunista (ULPC
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