Nuoro. Blitz dei NAS all’ospedale San Francesco: anomalie in turni e riposi del personale

Salvatore

Nuoro. Blitz dei NAS all’ospedale San Francesco: anomalie in turni e riposi del personale

domenica 17 Luglio 2022 - 09:51
Nuoro. Blitz dei NAS all’ospedale San Francesco: anomalie in turni e riposi del personale

Lapia (Cd): “Turni massacranti e carenza di personale”

Carenza di medici, turni del personale massacranti e reparti in sofferenza al San Francesco di Nuoro. Una situazione che nelle scorse ore ha portato i carabinieri del NAS, sollecitati dalla parlamentare Mara Lapia (Cd), ad una visita ispettiva nelle corsie dell’ospedale.

«I NAS stanno verificando i turni e i riposi del personale medico e sanitario che lavora nei reparti di Geriatria, Medicina, Nefro-Dialisi e nel Pronto soccorso – ha spiegato la parlamentare. In quest’ultimo reparto sono rimasti in servizio appena tre medici, nonostante nelle ultime 24 ore ci siano stati 78 accessi. Un paziente è stato ricoverato in codice giallo il 13 luglio, stamattina era ancora lì, con lui altri 35 pazienti in attesa di essere visitati e come se non bastasse oggi è stato chiuso anche il reparto di Ortopedia».

L’imminente chiusura del Pronto soccorso, annunciata nei giorni scorsi proprio dalla deputata, è stata però esclusa dal manager della ASLdi Nuoro Paolo Cannas. «Qui la situazione resta drammatica – ribadisce l’esponente del Centro democratico: oggi ci sono solo due medici, di cui uno specializzando e uno specialista non strutturato e domani il reparto rimarrà aperto solo perché l’AOU di Sassari ci presta un professionista”. E sugli eccessivi carichi di lavoro la deputata osserva: «Con i NAS abbiamo verificato che ci sono degli sforamenti con turni che superano le 18 ore. Una condizione che non garantisce la sicurezza per operatori e pazienti che spesso sono ricoverati negli anditi. Nel reparto Dialisi abbiamo trovato pazienti fragili, trapiantati e immunodepressi, ricoverati in pericolosa promiscuità con altri malati che addirittura attendono il tampone molecolare. Tutto questo – conclude – sta avvenendo nel silenzio della Regione che, sollecitata più volte, non ha mai risposto con atti concreti».

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