«Il cedimento del piano stradale che si è verificato in via Manzoni è dovuto al collassamento del vecchio canale in pietra delle acque bianche. Per la sicurezza di pedoni e automobilisti non potevamo lasciare la strada aperta alla viabilità perché non si poteva escludere il rischio di ulteriori crolli». Lo afferma l’assessore ai Lavori pubblici Fabrizio Beccu, che riporta quanto contenuto nel rapporto redatto dai tecnici del settore Infrastrutture del Comune, che hanno effettuato i primi accertamenti dopo l’apertura della voragine.

«Secondo quanto è stato accertato finora – spiega l’assessore -, il piano di scorrimento delle acque del canale collassato è a una profondità di circa 5,20 metri e per il ripristino della sicurezza si rende necessario un intervento complesso che interesserà entrambe le carreggiate. Lavori su cui influisce anche la presenza, nel tratto interessato, di numerosi sottoservizi che dovranno essere deviati. Siamo consapevoli dei disagi che la chiusura della strada comporta al traffico cittadino, ma al primo posto c’è l’incolumità delle persone».

Il canale sotterraneo, realizzato decenni fa, proviene dal corso Garibaldi, percorre il primo tratto di via Manzoni, per poi passare dietro i palazzi nella parte destra di via Mughina, attraversare la via Catte e la via Sciascia e finire il suo percorso nel versante di Mughina, all’altezza dell’ingresso dell’omonima galleria.

Nel corso degli ultimi anni lungo il suo percorso si sono già verificate situazioni simili in via Catte, via Sciascia, via Mughina e via Nenni