Nuovi venti avversi si stanno abbattendo sulla sanità nuorese. Ortopedia e Urologia sono al collasso e se entro la fine del mese non si trovano nuovi medici che in modo temporaneo possano sostituire quelli in organico si rischia la chiusura.

A oggi non si è risolta la criticità della carenza dei medici in entrambi i reparti quindi, con il sopraggiungere dell’estate, nessun professionista potrebbe andare in ferie e allora l’unica soluzione  – a oggi – rimane la chiusura temporanea dei reparti ovviamente a discapito dei pazienti ma ormai questo è un fatto secondario nella gestione della sanità pubblica.

Ma per la ricostruzione dei fatti bisogna fare un passo indietro di un paio di mesi. Già a gennaio scorso era stato lanciato l’allarme della grave carenza del personale medico sanitario di cui erano interessati i due reparti così delicati ma. tra proclami e l’aver preso soluzioni temporanei si è arrivati a giugno, con la Direzione generale sanitaria che, in assenza di integrazioni di personale (anche da altri ospedali momentaneamente), comunicava che non c’era alternativa alla chiusura temporanea.

A oggi, 6 luglio, Ortopedia opera con 4 professionisti (a fronte di 14 necessari) quindi all’appello ne mancano esattamente 9, mentre in Urologia all’attivo sono 4 e, su un organico ridotto si sono aggiunte due assenze e adesso il prossimo trasferimento di due che, vincitori di concorso, vanno in altra sede.

Mentre noi scriviamo, anche il Pronto Soccorso in queste ore affronta difficoltà non indifferenti infatti capita spesso che si ha solo un medico turnante per tanti pazienti che arrivano.

Nel frattempo che la politica regionale a tavolino tenta (o dovrebbe tentare) di risolvere questioni sanitarie nodose, un encomio bisogna farlo ai nostri medici che per dovere professionale continuano a combattere e rimanere in trincea semplicemente per il bene di tutti noi.

S. Meloni