«Il Comune di Nuoro, a Maggioranza, ha deciso di deliberare per l’acquisizione dell’area industriale. Lo ha fatto sul presupposto, normativo, che la Regione nel far subentrare il Comune azzerasse tutte le posizioni debitorie, pregresse, della ZIR. Cosa di cui dubitiamo fortemente. Ci chiediamo se la Regione, nella sua attuale rappresentanza politica, abbia davvero interesse a ripianare un debito che oggi si aggira intorno ai 5 milioni., oppure se stia semplicemente tirando a campare e a far passare il tempo utile e necessario perché altri sbuccino la patata bollente? Dubbio che nasce dal fatto, ammesso e non concesso che voglia farlo, che si tratta complessivamente di 50 milioni che la Regione dovrebbe mettere a correre in questo momento per far subentrare i comuni nella gestione delle ZIR». Lo affermano i consiglieri dell’Opposizonne Lisetta Bidoni, Froancesco Guccini e Natascia Demurtas che in occasione di una conferenza stampa hanno spiegato le motivazioni del loro voto contrario in occasione del consiglio comunale avvenuto il 30 giugno scorso.
«Come dubitiamo sulle reali capacità e competenze dell’ente Comune di gestire l’area industriale, considerando che ad oggi la giunta Soddu non ha prodotto una proposta di piano industriale o di rilancio economico, che sarebbe stato il minimo per chi si appresta a gestire un’area in cui sono insediate quasi 200 aziende, che si estende per 300 ettari con le relative esigenze di manutenzione, illuminazione, servizi di pulizia, depurazione delle acque. Un Comune che per stessa ammissione della Giunta ad oggi non è a conoscenza di dati sufficienti per l’elaborazione di un adeguato piano industriale
Cosi come non sottovalutiamo gli errori commessi dalla giunta Soddu, che nei suoi otto anni di governo anziché avviare un percorso di confronto e di ascolto del territorio si è chiusa in uno splendido isolamento di autosufficienza, ha ignorato i segnali e le indicazioni dei tanti operatori economici e delle associazioni di categorie, non ha cercato la condivisione e l’accordo di tutte le parti sociali, non ha tenuto conto delle riflessioni e degli esiti di pregevoli studi e documenti, non si è preoccupato di immaginare soluzioni alternative e condivise, non ha invocato la necessità delle riscrittura di una norma datata 2008 e della rivisitazione della gestione e della governance della ZIR, non ha cercato una terza via, altre forme giuridiche, con la partecipazione del Comune e della Regione in grado di reggersi economicamente, con più ampie prerogative in materia di industria e artigianato
E ancora più grave non si è confrontata in tempi utili con l’Assemblea civica, istituzionalmente preposta a deliberare sul subentro nella gestione dell’area industriale, tenendola all’oscuro di quanto andava maturando e sugli esiti di eventuali incontri e confronti
È evidente che la delibera portata in consiglio il 30 giugno, frutto di incontri, di scambi, di accordi e di valutazioni tra il sindaco Soddu e non meglio precisati soggetti, non poteva trovare il nostro sostegno e il nostro voto favorevole».