Sono stati assolti i 5 pastori dall’accusa di violenza privata, che manifestarono per un prezzo del latte adeguato. Era l’inizio del 2019 quando in varie zone della Sardegna i pastori organizzarono manifestazioni: quell’undici febbraio anche al bivio per Mores sulla 131 c’era un sit-in. I manifestanti avevano rallentato il traffico per spiegare le ragioni della protesta accogliendo la solidarietà degli automobilisti alcuni dei quali si fermavano con loro, se in alcune zone ci sono stati disagi questo non è avvenuto a Mores.
Infatti nell’udienza del febbraio scorso, anche tre ispettori di polizia che avevano visionato le immagini sentiti come testimoni avevano affermato che non c’erano stati episodi di violenza, mentre per la Procura gli imputati, difesi dall’avvocato Margherita Baragliu, in concorso tra loro e con altre persone, non identificate perchè con il volto coperto da capucci, passamontagna, sciarpe avrebbero costretto a fermarsi, rallentare l’andatura dei veicoli che percorrevano la 131 in direzione nord, nei pressi dello svincolo per Mores.
Questo sarebbe avvenuto – sempre secondo la Procura- con violenza perchè i manifestanti con i propri corpi occuparono la carreggiata e impedirono agli automobilisti di proseguire normalmente il proprio viaggio, in realtà il traffico subì dei rallentamenti per massimo un quarto d’ora, non ci furono episodi di violenza e danneggiamenti, la loro è stata una protesta contro il prezzo del latte pagato a 60 centesimi al litro.
Nell’udienza di ieri ( 4 luglio) i 5 imputati hanno parlato sostenendo che loro hanno partecipato ad una manifestazione pacifica che si è svolta sulla 131 per dare risalto ai motivi della protesta, per una situazione insostenibile per tutto il settore agro-pastorale, non è mai stato nelle loro intenzioni creare disagio, violenze o danneggiamenti perché questo sarebbe stato controproducente per la loro protesta nella quale cercavano il consenso dei cittadini e di tutti i sardi.
Questa sentenza potrebbe creare un precedente, per gli altri processi che si stanno svolgendo in altri tribunali della Sardegna nei confronti di altrettanti pastori, loro famigliari e cittadini che hanno partecipato alle manifestazioni per il prezzo del latte.
F.Nieddu