La mostra al Mancaspazio (foto S. Chisu)
L’esposizione curata da Chiara Manca e Roberta Vanali ci porta in un universo fatto di immagini fotografiche rielaborate, disegnate, amplificate, dove si spazia dalla ricerca di sé alla vita che ci scorre davanti un momento prima di morire. Josephine Sassu con i suoi selfie rielabora proprio il “My life review experience”, i suoi selfie si incontrano con immagini legate all’infanzia o ai viaggi, alla paura, all’ansia e ai tanti stati d’animo che accompagnano la nostra vita in momenti diversi.
La stessa ricerca la troviamo nelle immagini di Giusy Calia, l’artista nuorese che con le sue fotografie ha incantato e ricevuto importanti riconoscimenti anche a livello internazionale. Gli scatti della Calia partono invece dai primi piani dell’iride di una persona e poi come in un caleidoscopio si intersecano altre immagini colorate. Nell’iride si può trovare la vita, l’animo, la vita delle persone. Immagini colorate che trasmettono gioia, altre più cupe, inquietanti che suscitano ansia o paura. Immagini che parlano anche all’osservatore più distratto, meno attento o non proprio addentro alla filosofia delle due artiste.
Stefnia Chisu