«I reparti del san Francesco sono regolarmente in funzione. Per potere garantire il recupero psico fisico ai dipendenti stiamo implementando un modello organizzativo per intensità di cura. Soluzione che garantisce la continuità delle cure ai pazienti e, al tempo stesso, tutela la salubrità dei nostri operatori sanitari».
Così il direttore dell’ASL numero 3 di Nuoro Paolo Cannas ha spiegato ai giornalisti questa mattina, dopo la decisione di accorpare i reparti di Medicina (con un solo medico turnante) con quello di Geriatria (con due medici turnatni) e di Nefrologia e Dialisi (con tre dirigenti medici turnanti).
Una situazione sanitaria che il manager sanitario non ha definito grave ma fluida e che può cambiare in ogni istante: «infatti siamo in attesa dello scorrimento della graduatoria per l’assunzione di dirigenti medici specialisti in Medicina interna dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari».
«Con l’approssimarsi del periodo estivo – ha spiegato Cannas – abbiamo voluto prestare attenzione non solo al diritto alle cure per i nostri pazienti, ma anche al rischio di stress lavoro-correlato nel quale incorrono i nostri operatori sanitari, già provati dagli ultimi due anni di enormi sacrifici per poter assicurare una buona sanità ai cittadini nuoresi e non solo».
Durante la conferenza stampa sono stati toccati altri argomenti cruciali per il futuro della sanità nel Nuorese. A cominciare dalle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali). «Abbiamo chiesto alla Regione il potenziamento della RSA di Macomer, che potrà passare dagli attuali 40 ai futuri 60 posti letto, e dal nuovo piano regionale delle RSA è scaturito che il Nuorese ha diritto complessivamente a 180 posti, ragion per cui potremo fare ulteriori investimenti nei vari territori».