È sufficiente percorrere la Statale 70, che da Macomer conduce a Scano Montiferro e arrivare al limite tra la Provincia di Nuoro e quella di Oristano per rendersi conto della situazione in cui versano strade e banchine di una regione di competenza e dell’altra.
È evidente che l’incendio che l’estate scorsa ha ridotto in cenere il Montiferru, mettendone in ginocchio l’economia, non ci ha insegnato molto se ancora al mese di luglio, le banchine del limite estremo della Provincia di Nuoro versano ancora in queste condizioni, con l’erba alta, in alcuni punti oltre il metro d’altezza; una vera e propria bomba a orologeria che, complici le altissime temperature del periodo, in caso di imprudenza umana, come ad esempio un mozzicone di sigaretta gettato incautamente dal finestrino di un’auto in corsa, o di più probabile intervento intenzionale dei piromani (senza entrare nel merito in questa sede dei supposti legami tra quest’ultima e il business degli incendi), non lascerebbe scampo a quanto l’estate scorsa si è miracolosamente salvato.
Nel tratto di competenza della Provincia di Oristano, la situazione appare diversa, con banchine curate e operai ancora al lavoro per ultimare le operazioni di sfalcio.
Abbiamo sentito in proposito il commissario della Provincia di Nuoro Costantino Tidu che ha confermato di essere al corrente della situazione e precisato che, sin dalla prossima settimana vi si porrà rimedio mediante lo sfalcio delle erbacce. Staremo a vedere se dalle parole si passerà ai fatti.
© Tutti i diritti riservati