“Postini pasticcioni a Nuoro”: Sebastian Cocco scrive al Prefetto Luca Rotondi

Il presdente del Consiglio comunale di Nuoro Sebastian Cocco scrive al Prefetto Luca Rotondi dopo aver raccolto  “con preoccupazione e disappunto le quotidiane e vibranti lamentele dei cittadini nuoresi e delle associazioni sindacali e di categoria nei confronti dei disservizi di Poste Italiane”.

Sebastian Cocco (foto S.Novellu)

Cocco sottolinea il grave disservizio: «Non si tratta di mancato o ritardato recapito della cartolina dalle vacanze di parenti e amici, pure rilevante, ma addirittura degli esiti di diagnosi per screening e di visite pensionistiche, di abbonamenti a giornali e riviste. Accade anche che molte utenze – luce e gas – vengano sospese per mancato recapito delle bollette; succede pure che la filiale indicata nell’avviso di deposito non coincida con quella ove si trova la corrispondenza, costringendo gli interessati, spesso professionisti, a passare da una succursale all’altra come nel Gioco dell’Oca. A tacere dei ritardi con cui vengono gestite le pratiche dello sconto in fattura relative al “Bonus 110%”, con grave nocumento per i cittadini e le imprese edili».

Cocco sottoliena come «Poste Italiane si giustifica con la riduzione del carico della posta più comunemente nota, ma dimentica l’aumento di volumi che ricadono sulla città dovuto agli acquisti online».

Per l’esponente politico c’è una «violazione dei più elementari diritti del cittadino a ricevere e inoltrare con puntualità la corrispondenza, si prosegue con contratti precari per il personale in Sardegna mentre le stabilizzazioni vengono applicate solo nel Nord Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto solo per citarne alcuni). I pochi addetti rimasti agli sportelli devono sopportare non solo la mole di lavoro spropositata ma gestire l’irritazione degli utenti».

«Si valuta con preoccupazione, ancora, l’acquisto di Poste Italiane attraverso la propria controllata Postepay S.p.A dell’intero pacchetto azionario di LIS Holding (ex Lottomatica Italiana Servizi) per 700 milioni di euro. Ci si chiede: questo comporterà un aggravio economico per i cittadini costretti a recarsi ai tabacchi per le operazioni? Ed i pochi dipendenti delle succursali della città e dei piccoli comuni della provincia che sorte avranno? Assisteremo alla chiusura di filiali?»

«Eccellenza, nel mio ruolo di rappresentante dell’intero consiglio comunale utilizzerò tutte le prerogative normative e regolamentari che consentano di concorrere alla risoluzione di problemi lamentati. Al contempo, confido nel Suo autorevole intervento presso l’AGICOM – Vigilanza nel settore Postale; come noto, nel quadro di liberalizzazione del mercato interno dei servizi postali è stato affidato a questa Autorità il compito di garantire la tutela degli utenti per gli eventuali disservizi imputabili a violazione degli obblighi posti a carico dei fornitori del servizio postale, esercitare la vigilanza in materia di tariffe, di parità di accesso e di servizio universale nel rispetto delle direttive comunitarie e avvalersi di un penetrante ed esteso potere sanzionatorio. Fatta salva la facoltà di interessare altri organi competenti per interruzione di pubblico servizio».

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Sonia