«Quali sono le misure di sostegno e gli strumenti finanziari studiati per garantire quanto promesso alle attività in discussione; quali sono le date entro le quali si intendono attivare suddette misure; quali sono le tempistiche entro le quali verranno distribuiti alle aziende i sussidi a valere sui fondi di cui all’art. 106 del d.l. 34/2020 e all’art. 39 del d.l. 104/2020». Lo chiede con un’interrogazione il consigliere comunale Angelo Arcadu in merito ai ristori e suolo pubblico.
Il 6 maggio il Consiglio Comunale approvava all’unanimità la mozione presentata dal consigliere riguardante le misure di sostegno per bar, ristoranti ed altre attività di somministrazione, in particolare la gratuità dei suoli pubblici ed ulteriori misure a favore delle altre aziende colpite dalla crisi economica dovuta all’emergenza pandemica. A oggi come scrive Arcadu: «le stesse attività commerciali si trovano in una situazione di notevole confusione in quanto non è affatto chiaro il procedimento da seguire per quanto riguardata presentazione delle domande sul suolo pubblico (lo testimonia il fatto che numerosi amministratori, me compreso, ricevono quotidianamente richieste di chiarimenti a riguardo). A oggi, inoltre, le imprese cittadine non hanno ancora ricevuto i contributi a valere sui fondi di cui all’art. 106 del d.L 34/2020 e all’art. 39 del d.l. 104/2020, stanziati al fine di attenuare l’impatto finanziario sulle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni causa COVID-19».
«Ritenuto che Amministrazione debba impegnarsi per dare risposte concrete ed immediate alle imprese cittadine e che nonostante ciò non è stata ancora presentata nessuna soluzione né tantomeno si è più discusso del problema come invece ci si auspicava».