L’assessore della Sanità, Mario Nieddu, ritorna sulla polemica dei cosiddetti medici in affitto, ossia il personale esterno reclutato dalla Regione in alcune strutture sanitarie per sopperire alle carenze di medici, soprattutto nei Pronto soccorso (APPROFONDISCI).
«Non è l’inizio di un processo di privatizzazione della sanità, è solamente l’unica reazione possibile in questo momento per sopperire alla mancanza di medici emergentisti», chiarisce in occasione del convegno sul post pandemia organizzato a Sassari dall’Università, presenti anche il sottosegretario Pierpaolo Sileri e il governatore della Sardegna Christian Solinas. «Noi abbiamo bandito il concorso per l’emergenza urgenza, ma purtroppo hanno partecipato meno candidati dei posti messi a bando. Quindi – argomenta l’assessore – se l’alternativa ai medici in affitto è chiudere i Pronto soccorso, mi dispiace ma non siamo d’accordo». Si è quindi rivolto al sottosegretario Sileri per incalzarlo. «Da un paio i mesi – ricorda Nieddu – abbiamo inviato al Governo un dettagliato dossier con le richieste in ambito di sistema sanitario. Stiamo ancora aspettando una risposta dal ministero, per cui chiedo al sottosegretario che si faccia carico di queste richieste e faccia pervenire le risposte». .