L’informazione cambia ma la Regione se ne frega: enormi contributi a cartaceo e TV ma all’on-line solo le briciole

Salvatore

L’informazione cambia ma la Regione se ne frega: enormi contributi a cartaceo e TV ma all’on-line solo le briciole

domenica 15 Maggio 2022 - 20:19
L’informazione cambia ma la Regione se ne frega: enormi contributi a cartaceo e TV ma all’on-line solo le briciole

In base a una legge vecchia, quella regionale n. 22 del 1998, la Regione Sardegna concede enormi contributi alle aziende editoriali tradizionali con sede legale in Sardegna per la produzione e diffusione dei giornali, contributi assegnati per l’abbattimento dei costi di prestampa (quindi della carta, degli inchiostri e della grafica) e per il miglioramento della distribuzione: imballaggio, confezionamento (incellofanatura, etichettatura) spedizione e distribuzione. Una legge ormai obsoleta, nata prima dell’avvento di internet e mai aggiornata al profondo mutamento che, a livello mondiale, ha riguardato l’informazione.

Per i giornali on line, infatti, le istituzioni, in barba al principio della pluralità dell’informazione, assegnano solo le briciole. L’Assessorato alla Pubblica Istruzione concede – ai sensi della legge regionale 11 aprile 2016 n. 5, art. 9, comma 21 così come modificata dalla legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13 – un contributo a sostegno delle testate on line. Ma è quasi uno scherzo. Per la finalità, il bilancio regionale prevede risorse totali pari a 200mila euro da suddividere tra tutti i giornali on line. Il contributo si riferisce alle spese sostenute dalle testate nell’anno precedente e i rimborsi non possono essere superiori al sessanta per cento delle spese sostenute. Questo il dato ufficiale, ma in realtà, nella stragrande maggioranza dei casi, il rimborso delle spese rendicontate non supera il 15-16%.

La stampa on-line, pertanto, chiede alla Giunta e al Consiglio regionale un confronto su una riforma delle leggi a sostegno delle testate, che su basi di equità e meritocrazia aiuti a scongiurare la desertificazione dell’informazione sarda.

I giornali on line, complice la contrazione del mercato pubblicitario (unica fonte di sostentamento per chi ogni giorno garantisce la pluralità dell’informazione, in tempo reale e in maniera del tutto gratuita), sono in grande sofferenza, come abbiamo potuto vedere nei giorni scorsi, con i quattro recenti licenziamenti di Sardiniapost (APPROFONDISCI).

Siamo in piena emergenza democratica. Cronache Nuoresi appoggia e sostiene con forza ogni azione mirata a rafforzare la libertà e la sopravvivenza di tutta l’informazione locale.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi