Il quartiere Sant’Onofrio è ostaggio di un vincolo paesaggistico obsoleto. Lo sanno bene oltre 300 famiglie residenti in una delle zone più belle di Nuoro. Il paradosso è che le abitazioni ubicate in quell’area non si possono né vendere né acquistare. Il motivo come spiegano i residenti che chiedono al Comune la riperimetrazione della parte più alta del parco che oggi risulta essere completamente edificata e non avente più la caratteristica del parco urbano.
Oggi il consigliere Fabrizio Melis dell’associazione “La voce dei Nuoresi” e il geologo Antonio Enrico Manca hanno depositato in Prefettura una petizione con oltre 350 firme per chiedere che questa zona venga regolamentata.
«Tale area era stata vincolata nel 1956 e attualmente risulta quasi completamente edificata da strutture multipiano — circa 500 appartamenti — la cui crescita è avvenuta gradualmente dagli anni 60 fino alla data odierna. I fabbricati risultano realizzati in forza di regolari Licenze e Concessioni Edilizie rilasciate dalle varie Amministrazioni Comunali succedutesi nel tempo» è scritto nel documento depositato in Prefettura: «Di recente con l’Ecobonus 110% – nella fase di preistruttoria della fattibilità abbiamo scoperto che risultiamo praticamente quasi tutti abusivi in quanto in fase di rilascio delle licenze e concessioni edilizie da parte del Comune di Nuoro, lo stesso non ha fatto richiesta del Nulla Osta presso la Soprintendenza territorialmente competente».
«Vogliamo capire a che punto è l’amministrazione Comunale con l’iter burocratico per poter soddisfare le richieste di questi cittadini che si sentono di serie B» dice Melis che conclude: «Con questa petizione vogliamo da parte dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici Fabrizio Beccu copia della documentazione di ciò che ha fatto fin ora per risolvere tale criticità in quanto lui stesso ha affermato di essersi già mosso nelle sedi opportune».