Primo Maggio 2022 caratterizzato dalla guerra per non dimenticare il diritto dei popoli

Nel 1866 fu approvata a Chicago in Illinos, la legge sulle 8 ore di lavoro in vigore dal 1° maggio 1867, giorno in cui fu organizzata un′ imponente manifestazione. La conquista delle 8 ore lavorative ebbe un′ espansione graduale nel territorio USA. Nel 1882,  a New York , fu organizzata una protesta e, nel 1884, venne approvata la risoluzione per la ricorrenza annuale. Il 1° maggio 1886 fu estesa negli USA a seguito di uno sciopero generale a oltranza. Al congresso dell′Internazionale dei Lavoratori di Parigi  del 1889, il primo Maggio fu dichiarato festa dei Lavoratori. È questo il contenuto di due documenti distinti, entrambi sottoscritti dal Collettivo Comunista (marxista-leninista) di Nuoro, diffusi uno dall′Unione di Lotta per il Partito Comunista, e l’altro da Piattaforma Comunista e dal Collettivo Comunista.

″Il 1° Maggio rappresenta la giornata internazionale della solidarietà proletaria, quest′anno ricade in una situazione di guerra  imperialista che si combatte in Ucraina, a questo si aggiunge il peggiorare delle condizioni economiche delle masse popolari, con l′aumento dello sfruttamento, del carovita, con la diminuzione dei salari, licenziamenti  che determinano da una parte  precarietà dall’altra l′ attacco ai diritti sociali e alle conquiste avvenute con anni di lotta con l’effetto dell’aumento delle spese militari.

La pandemia ha evidenziato l′incapacità del sistema capitalista-imperialista di risolvere i mali che questo genera, mentre aumenta la ricchezza, di una minoranza e la disuguaglianza sociale, il nostro paese viene trascinato in una guerra per volontà di un Governo asservito alla politica dell imperialismo USA.

Quest′ ultimo per controllare e rafforzare la propria egemonia si scontra con i rivali cinesi e russi e a farne le spese sono i popoli. In questa situazione il Governo Draghi e chi lo sostiene, parlano di libertà ma assistiamo ad una militarizzazione crescente dell′ intera società, dove il diritto di sciopero e di manifestazione sono limitati e repressi. Cosi come  mentre chi Governa parla di democrazia mette il bavaglio a chi si oppone alla NATO″.

F.Nieddu

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Franceschino Nieddu