Il 27 aprile Orgosolo ha festeggiato Anna Castangia che ha spento cento candeline. Anna è l’unica testimone oculare della morte della beata Antonia Mesina.
Era il lontano 17 maggio 1935 quando Antonia e Anna si recano in campagna in località Ovadduthai per raccogliere legna, ma qualche d’ora dopo Anna sente le urla di Antonia che a pochi metri di distanza chiedeva aiuto: era stata aggredita da un suo compaesano. La centenaria che all’epoca dei fatti era giovanissima, disperata corre in paese per chiedere aiuto: le ricerche terminano con il ritrovamento del corpo di Antonia Mesina senza vita.
Antonia era stata uccisa per non avere accettato la violenza carnale. Il 22 settembre 1978 con Papa Giovanni Paolo si avviò la causa di beatificazione nel quale fu determinante la testimonianza di Anna. Infine l’ 8 maggio 1987 fu promulgato il decreto con cui Antonia Mesina fu riconosciuta martire.
Anna, conosciuta come grande lavoratrice ha trascorso la sua vita dedicandosi alla pasticceria di proprietà. Ora trascorre le sue giornate serenamente a casa con la sorella e circondata dall’affetto dei suoi nipoti e pronipoti e di tutta la comunità di Orgosolo.
Giuseppina Contieri