NUORO – Dopo un lungo periodo di sonnolenza in cui l’Opposizione sembrava essere solo un elemento decorativo dell’aula, in occasione del Consiglio comunale odierno, la discussione si è finalmente infiammata.
ASISLI NIDO – L’oggetto del contendere tra le parti era l’aumento delle tariffe degli asili nido cittadini, un problema posto dalla consigliera comunale del Psd’Az Viviana Brau: «Una famiglia che, sino a oggi, paga € 46,00 mensili a figlio per il tempo normale, si ritroverà a pagare ben € 330,00 mensili, con un aumento quindi pari a € 284,00. Per il tempo pieno chi oggi paga € 69,00 mensili a figlio, si ritroverà a pagare € 472,72 mensili, con un aumento quindi pari a € 403,72 per ogni figlio per il tempo prolungato arrivando a consistenti aumenti oltre il 585%» ha precisato nel proprio intervento la consigliera Brau che aggiunge che l’argomento ha suscitato un dibattito vivace anche in città. «Ad ogni modo – ha aggiunto rivolgendosi direttamente al Sindaco – anche da questi banchi va fermamente condannata la reazione più che scomposta, ai limiti della querela (ma di questo si occuperanno i diretti interessati nonostante le cancellazioni rapide dei commenti e delle affermazioni, comunque salvate), che qualche consigliere del suo stesso gruppo ha utilizzato negli ultimi giorni sui social nei confronti di mamme, cittadini e persino di ex amministratori»
Superato il momento d’impasse politico la seduta è andata avanti e l’Opposizione ha comunicato di appoggiare l’interrogazione affinché l’argomento si discuta in un prossimo Consiglio comunale urgente.
L’assessore ai Servizi sociali ha ribadito che l’aumento sarà interamente coperto dai Bonus riservati alle strutture e che il provvedimento discusso nelle commissioni non toccherà le famiglie con un ISEE inferiore ai 25 mila euro e qualora i bonus dovessero venire a mancare allora, le tariffe non si toccheranno per non ledere le famiglie nuoresi. Infine l’assessore ha ribadito che il provvedimento è stato necessario perché il costo del personale e del mantenimento delle strutture è aumentato a dismisura e quindi per evitare la chiusura delle strutture è stato necessario intervenire così.
CASE POPOLARI – L’altro argomento che ha suscitato un forte interesse è l’aumento di alcuni affitti di alloggi popolari come sostiene Lisetta Bidoni: «Circa una decina di famiglie nuoresi, domiciliata negli alloggi di via Ragazzi del 99, ha ricevuto una nota del comune di Nuoro con la quale il canone veniva incrementato del 110%, senza allegare il computo analitico di come si è addivenuti alla determinazione del canone ( art.11 LR. N. 7/2000). Pare opportuno ricordare lo stato di trascuratezza e di degrado dell’intero complesso insediativo e dei singoli edifici che, piuttosto, avrebbe dovuto comportare un abbattimento dei costi ( art.6 L. R. /2000) ».