Si è conclusa nella tarda mattinata di oggi a a Lanusei l’udienza preliminare davanti al gup Mariano Arca che vede imputato Masih Shahid, il 30enne pakistano accusato del tentato omicidio della sua ex compagna, Paola Piras, 52 anni, e dell’omicidio del figlio della donna, Mirko Farci, di 19, che aveva tentato di difendere la mamma dall’aggressione avvenuta l’11 maggio 2021 nella loro casa a Tortolì. (APPROFONDISCI)
Il giudice si è ritirato in camera di consiglio per decidere sulla richiesta di rito abbreviato avanzata dall’avvocato difensore del 30enne, Federico Delitala. La decisione è attesa questo primo pomeriggio quando il giudice stabilirà se concedere il rito alternativo all’imputato o rinviarlo a giudizio davanti alla Corte d’assise di Cagliari.
Delitala ha chiesto l’abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica sul suo assistito, attualmente detenuto nel carcere di Uta (Cagliari) e oggi assente in aula. In udienza c’è invece Paola Piras, accompagnata dal suo avvocato Paolo Pilia che insieme a Marcello Caddori, altro legale di parte civile e alla pm Giovanna Morra si sono opposti alla richiesta di abbreviato viste le aggravanti della premeditazione e la commissione del fatto in occasione dei maltrattamenti in famiglia. Shahid si era introdotto nell’abitazione della donna da un pluviale della grondaia, sfondando poi la porta d’ingresso: lo aveva fatto all’alba quando mamma e figlio stavano ancora dormendo. Colta di sorpresa, Paola Piras venne aggredita e ferita gravemente con 17 coltellate, la stessa arma usata poco dopo dall’imputato per uccidere il ragazzo, che si era gettato sul corpo della madre per difenderla. Un gesto eroico che gli è costato la vita.