Un appello affinché la comunità italiana e sarda non resti indifferente nei confronti del progetto Telescope Einstein viene rivolto da cinque giovani fisici che hanno promosso una petizione che ha raggiunto oltre le 1300 firme.
Questo progetto che vede la realizzazione del più grande rivelatore di onde gravitazionali mai realizzato sulla terra ferma, da la possibilità di aprire nuovi orizzonti, -precisano i giovani fisici,- nell′osservazione dell′universo e ampliare l attuale conoscenza sulle onde gravitazionali, predette da Einstein stesso durante la formulazione della teoria della relatività.
L′ Italia può giocare un ruolo di primo piano nella costruzione del Telescope Einstein, spiegano gli scienziati, che favoriscono una trasformazione nel campo della ricerca scientifica, con ricadute nello sviluppo economico di tutti i settori produttivi e creare 35000 posti di lavoro.
Fino a oggi sono due i siti candidati a ospitare questa mega struttura, uno in Italia, a Lula nelle miniere di Sos Enattos e l′altro nel Limburgo (territorio tra Olanda, Belgio e Germania), per questo è importante sostenere la candidatura dell′Italia, perché contribuirebbe a portare l′ Italia ad essere una punto di riferimento per la ricerca a livello internazionale.
Le istituzioni si sono già mosse, sia il Governo centrale che la Regione: la realizzazione di Einstein Telescope a Sos Enattos è infatti ufficialmente uno dei progetti del piano di investimenti presentato dalla Regione Sardegna nell′ambito del Recovery Fund.
Su questo progetto tuttavia è auspicabile anche una comunicazione efficace e diretta da parte delle istituzioni verso le comunità locali per valutare i vantaggi e le ricadute economiche nel territorio o eventuali criticità da correggere.
La petizione in esame ha assunto anche in questo senso un’importante ruolo d′informazione ma anche di pungolo nei riguardi delle istituzioni preposte dando maggiore visibilità al progetto.
F.Nieddu