«Formati con un apposito corso e indispensabili per l’operatività del servizio di emergenza urgenza e di molti pronto soccorso della Sardegna, e nonostante questo sottopagati rispetto ai colleghi strutturati, i medici del 118 devono essere valorizzati. È necessario rendere nuovamente appetibile il ruolo del medico 118 che, al di la di quanto sostiene la manager dell’AREUS, è assolutamente bistrattato». Lo ha dichiarato oggi la deputata Mara Lapia replicando alle affermazioni della direttrice generale Cinzia Bettelin.
«In realtà nessun medico del 118 è stato ufficialmente ricollocato nel pronto soccorso del San Francesco di Nuoro – aggiunge la Deputata – a parte un unico professionista che risulta ricollocato ma non ufficialmente».
«Nel periodo Covid – prosegue Lapia – questi medici venivano pagati 14 euro l’ora, gli strutturati 60 euro mentre in molte regioni guadagnano il doppio. Non è difficile immaginare dunque, perché solo 3 medici sui 90 che hanno fatto il corso abbiano deciso di rimanere nel 118. Spetta dunque all’AREUS, con accordi contrattuali che valorizzino questa importante figura professionale, evitare la diaspora dei medici e contribuire alla piena operatività dei servizi di emergenza urgenza ospedalieri. Presto, in mancanza di un intervento efficace, il pronto soccorso del San Francesco rimarrà senza queste figure e alla stessa maniera la postazione 118 di Siniscola non potrà più fare affidamento sulle ambulanze medicalizzate per mancanza di medici. Prima che fuggano tutti, ci si sieda al tavolo delle trattative e si facciano partecipare i sindacati che rappresentano il maggior numero di iscritti».
«Ribadisco – conclude – , sono lavoratori fantasma, non certo per le competenze e la professionalità messa in campo quotidianamente sulle ambulanze e negli ospedali, ma per il trattamento che, da troppo tempo viene loro riservato».