La zona intorno a Kiev è stata completamente liberata dall’occupazione delle truppe russe. Lo ha affermato il vice ministro della Difesa ucraina, Hanna Maliar, secondo la quale le forze russe si sarebbero ritirate da Irpin, Bucha e Hostomel, come dal resto della regione.
Intanto le forze russe si concentrano verso altri obiettivi. Il consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Anton Herashchenko, ha confermato i bombardamenti in corso a Odessa, dove alcuni missili russi sarebbero stati neutralizzati dalla difesa aerea ucraina. “In alcune zone della città ci sono incendi”, ha aggiunto Herashchenko. Su diversi canali social da questa mattina sono state segnalate forte esplosioni in diverse zone della città. Un inviato dell’emittente britannica “Itv” ha parlato anche di depositi di carburate che sarebbero stati bombardati a Odessa.
Per oggi è prevista l’apertura di un nuovo corridoio umanitario a Mariupol su cui ieri Mosca ha concesso un’apertura. Nella notte il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto in un video che le forze russe stanno per cingere d’assedio le aree a est e a sud del Paese. Il capo di Stato ucraino ha di nuovo sottolineato la necessità di ricevere nuovi armamenti da parte dell’Occidente, in particolare sistemi anti missile. Nella serata di ieri, lo stesso Zelensky ha avuto un colloquio con il premier britannico, Boris Johnson. Quest’ultimo ha ribadito che il Regno Unito continuerà a rafforzare il sostegno militare, economico e diplomatico, compreso un ulteriore aumento delle sanzioni per aumentare la pressione economica “sulla macchina da guerra di Putin mentre le truppe russe rimarranno in territorio ucraino”.
Secondo i media lituani, il regista Mantas Kvedaravicius, sarebbe intanto rimasto ucciso in conseguenza dei bombardamenti russi avvenuti a Mariupol, mentre tentava di lasciare la città a bordo della sua auto. Le autorità ucraine hanno segnalato la presenza di bombardieri russi in volo questa notte e per questo motivo le sirene sono tornate a suonare dopo le 3 del mattino a Kiev, Leopoli, Dnipro e Odessa. Oltre 640 ordigni esplosivi sono stati disattivati in un giorno nella città di Irpin, liberata dall’esercito ucraino, secondo quanto riferito dal portale di informazione “Kyiv Independent”.
Intanto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha detto che il quinto pacchetto di misure dell’Unione europea contro la Russia “impedirà di utilizzare scappatoie per aggirare le restrizioni”. Secondo il capo della diplomazia di Kiev, l’Ue ha imposto sino ad ora quattro pacchetti di sanzioni ma “la loro applicazione viene valutata quotidianamente e vengono individuate le lacune”. “Il quinto pacchetto che sarà adottato a breve eliminerà un enorme blocco di scappatoie usate dalla Federazione russa”, ha aggiunto. A questo si aggiunge la decisione dei Paesi Baltici di Estonia, Lettonia e Lituania, di bloccare le importazioni di gas da Mosca. Il Cremlino nella notte ha dichiarato che l’Ucraina è un “Paese difficile e ostile per la Russia”, in quanto avrebbe reso “la lingua russa secondaria e così via”.