Giornata sulla consapevolezza dell’Autismo. La testimonianza: “Buon 2 Aprile anche a chi si interessa di noi solo una volta l’anno”

Niccolò Scarnato, autistico e attivista per i diritti delle persone autistiche e collaboratore della nostra testata, in occasione del 2 aprile fa alcune acute osservazioni sulla giornata. Buona lettura

“La giornata è stata designata dalla risoluzione 62/139. Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, approvata in Consiglio il 1º novembre 2007 e adottata il 18 dicembre 2007. È stata proposta dalla rappresentante del Qatar alle Nazioni Unite, la sceicca Mozah bint Nasser al-Missned, consorte dello sceicco Hamad bin Khalifa al-Thani, emiro del Qatar, e sostenuta da tutti gli Stati membri.

Le intenzioni erano veramente nobili, rendere consapevoli tutte le genti di una diversità appartenente al genere umano, ma con gli anni è purtroppo diventata la “festa” di chi dell’autismo si disinteressa tutto il resto dell’anno, soprattutto in Italia.

Non è una novità infatti che tantissimi comuni italiani si illuminano di blu (tra l’altro colore che non piace alle persone autistiche che scelgono di rappresentarsi con il rosso, l’oro o l’arcobaleno) il 2 Aprile di ogni anno, per poi negare i diritti basilari alle persone autistiche come l’accesso alla legge 328/2000 sul progetto di vita o più semplicemente una società più civile e inclusiva.

Si perché ciò di cui poco si parla il 2 Aprile di ogni anno è proprio che la disabilità delle persone autistiche è in gran parte derivata dalle barriere sensoriali e neuroculturali che le persone non autistiche impongono.

Rumori, luci, comportamenti altrui sono ciò che maggiormente causano Meltdown e Shutdown (due tipologie opposte di crisi) alle persone autistiche.
E anche se qualcuno può pensare che sia un problema solo per “alcuni autistici” metto le mani avanti: l’ipersensorialità riguarda la maggior parte delle persone nello spettro e le barriere comportamentali riguardano tutte le persone nello spettro.”

“Il mio desiderio da persona autistica, da attivista, è che questo 2 Aprile pensiate  a quanto con il vostro vivere quotidiano inconsapevolmente fate del male a qualcuno. Ogni volta che suonate il clacson in una via cittadina per salutare una persona amica o un parente che sta passando chiedetevi se intorno può esserci una persona autistica che potrebbe avere una crisi per quel rumore improvviso.
Ogni volta che la vostra squadra vince e uscite a festeggiare con le trombe da stadio chiedetevi se può esserci una persona autistica che potrebbe avere una crisi per quei suoni continui e a frequenze insopportabili per qualsiasi orecchio.
Ogni volta che avete una ricorrenza da festeggiare, come ad esempio capodanno, in cui scegliete di fare fuochi d’artificio chiedetevi se nelle vicinanze può esserci una persona autistica che potrebbe avere una crisi per quei botti.
Se state facendo una passeggiata e vedete passare persone con le cuffie in testa, non fate rumore, potrebbero non essere persone che stanno ascoltando la musica ma persone autistiche che si proteggono dagli stimoli ambientali.

Questo 2 Aprile vorrei che questa consapevolezza arrivasse così che la qualità della nostra vita all’interno della società neurotipica migliori, definitivamente si spera. Buon 2 Aprile anche a chi si interessa di noi solo una volta l’anno”.

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Sonia