Un team di giovani fisici ha lanciato una petizione per la raccolta di firme per la realizzazione a Lula del Telescopio Einstein.
Uno dei siti candidati ad ospitarlo sono le miniere di Sos Enattos a Lula, provincia di Nuoro.
«Per l’ Italia e la Sardegna- scrivono i giovani fisici – sarebbe un’ occasione unica per conquistare un ruolo di rilievo assoluto nel mondo scientifico e per creare oltre 35mila nuovi posti di lavoro nel settore manifatturiero e nell”ambito scientifico».
La struttura sarà assolutamente compatibile con l’ambiente, tutto l’ apparato è collocato sottoterra ad una profondità di 200 metri, composto da bracci lunghi 10 Km al cui interno ci saranno degli specchi e componenti ottici di altissima qualità, mentre all’ esterno saranno visibili solo gli edifici di ingresso, senza alcun impatto visivo.
Il Telescopio sarebbe realizzato per ridurre gli effetti del rumore sismico e antropico.
Oltre l’Italian anche la Germania e l’Olanda si sono candidate per essere sede ideale dell’immane telescopio. Ci sono pareri contrastanti per la sua realizzazione in territorio di Lula. Gli ambientalisti storcono il naso in quanto non vedono questa struttura compatibile con lo sviluppo del parco geominerario nelle miniere di Sos Enattos.
C’è una corrente di pensiero che afferma che la realizzazione di questo progetto impedirebbe l′installazione di eventuali pale eoliche sul Montalbo .
I più scettici vogliono conoscere e capire bene come è articolato il progetto e nel dettaglio quali sono le garanzie di tutela a livello naturalistico-ambientale e se ci sono interessi da parte delle multinazionali. Quindi le promesse “promesse di posti di lavoro e sviluppo economico” che in questa fase si stanno pubblicizzando non sono sufficienti a giustificare la realizzazione di uno strumento del genere in questo territorio.
F.Nieddu