La morte dell’indipendentista corso Yvan Colonna rischia di far emergere nuove tensioni tra l’isola e il governo francese. In carcere per aver assassinato il prefetto Claude Erignac nel 1998, Colonna si è spento ieri sera, tre settimane dopo l’aggressione subita nel carcere di Arles, dove un altro detenuto radicalizzato jihadista lo ha massacrato a calci e pugni sino a farlo cadere in coma. L’episodio ha suscitato un’ondata di proteste sull’isola, sfociate con disordini e centinaia di feriti. (APPROFONDISCI). I manifestanti accusano Parigi di non aver fatto abbastanza per proteggere l’indipendentista in cella. La scorsa settimana il ministro dell’Interno Gerald Darmanin si è recato nell’isola per avviare un dialogo con le autorità locali aprendo l’ipotesi di un’autonomia per l’isola, che richiederebbe comunque del tempo.
Nel timore che possano ripetersi nuovi disordini, il portavoce del governo Gabriel Attal ha invitato alla “calma e al dialogo”. Intervenendo ai microfoni dell’emittente radiofonica “Europe 1”, Attal ha promesso che “luce sarà fatta” su quanto accaduto. L’episodio si inserisce e meno di tre settimane dalle prossime elezioni presidenziali francesi, dove il presidente Emmanuel Macron è dato come grande favorito nei sondaggi. Ma questo nuovo episodio potrebbe turbare la sua corsa all’Eliseo con nuove tensioni. Per questo al candidata dei Repubblicani, Valerie Pecresse, ha parlato di “dramma”. Intervenendo all’emittente televisiva “Cnews, la candidata neo-gollista ha dichiarato che è “assolutamente indispensabile nel contesto attuale” rafforzare le forze dell’ordine sul posto. Laurent Jacobelli, portavoce del Rassemblement National di Marine Le Pen, ha affermato all’emittente televisiva “Lci” di non capire come in uno “Stato di diritto” come la Francia, Eric Dupond-Moretti, “sia ancora ministro della Giustizia”.
Tensioni in Corsica dopo l’aggressione in carcere all’indipendentista Yvan Colonna