Un conflitto tra Stati Uniti e Cina non è nell’interesse di nessuno. È quanto, secondo l’emittente di Stato cinese “Cctv”, il presidente Xi Jinping ha detto al suo omologo statunitense, Joe Biden, nella conversazione odierna in formato virtuale a proposito dello stato delle relazioni bilaterali e dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. «Le relazioni tra gli Stati non possono arrivare alla fase di confronto militare. Il conflitto e lo scontro non sono nell’interesse di nessuno. La pace e la sicurezza sono i tesori di maggior valore della comunità internazionale», ha affermato Xi.
In qualità di membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e rappresentanti delle due maggiori economie mondiali, Cina e Stati Uniti «non solo devono riportare le relazioni bilaterali sulla giusta rotta, ma anche assumersi le dovute responsabilità internazionali, compiendo sforzi per la pace» mondiale, ha proseguito il leader cinese.
La “cattiva gestione” della questione taiwanese «avrà un impatto dirompente sui legami bilaterali» e la Cina «auspica che gli Stati Uniti presteranno la dovuta attenzione al dossier» ha dichiarato il presidente Xi ripreso da un comunicato del suo ministero degli Esteri, nel corso del colloquio. «Alcune persone negli Usa hanno inviato un segnale sbagliato alle forze separatiste a Taiwan», agendo in antitesi all’intesa raggiunta dai rispettivi leader, ha detto Xi. «Io e il presidente Biden condividiamo l’opinione che la Cina e gli Stati Uniti debbano rispettarsi a vicenda, coesistere in pace ed evitare lo scontro», ha proseguito, dichiarando di prendere “molto seriamente” le dichiarazioni del presidente Biden, che non intende iniziare una nuova Guerra fredda con la Cina o supportare i propositi indipendentisti di Taiwan.
Il colloquio odierno tra i due leader è considerato dagli osservatori un possibile momento di svolta sul fronte degli sforzi diplomatici per porre fine al conflitto in Ucraina, e giunge dopo l’incontro che lunedì 14 marzo ha visto protagonisti a Roma il consigliere alla Sicurezza nazionale di Biden, Jake Sullivan, e il responsabile della politica estera del Partito comunista cinese, Yang Jiechi.