L’Ucraina vive l’11 settembre “già da tre settimane”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo intervento al Congresso degli Stati Uniti. Zelensky ha sottolineato che la Russia “ha lanciato carri armati e aerei contro la nostra libertà, contro il nostro diritto di vivere liberamente nel nostro Paese, scegliendo il nostro futuro” o ancora “contro il nostro desiderio di felicità, contro il nostro sogno nazionale, proprio come gli stessi sogni che avete voi, americani”. “Ricordo il vostro memoriale nazionale a Rushmore, i volti dei vostri eminenti presidenti, coloro che hanno gettato le basi degli Stati Uniti d’America come sono oggi, democrazia, indipendenza, libertà e cura per tutti, per ogni persona, per tutti coloro che lavorano diligentemente, che vive onestamente, che rispetta la legge”, ha proseguito il leader ucraino.
“Nei tempi più bui per il nostro Paese, per l’intera Europa, vi invito a fare di più. Sono necessari nuovi pacchetti di sanzioni, costantemente, ogni settimana fino a quando la macchina militare russa non si ferma”, ha spiegato Zelensky, secondo cui gli Stati Uniti dovrebbero sanzionare tutti i politici russi “che rimangono nei loro uffici e non tagliano i legami con coloro che sono contro l’Ucraina”. “Tutte le aziende americane devono uscire dal mercato della Russia, lasciare immediatamente il loro mercato, perché è inondato dal nostro sangue”, ha evidenziato, invitando i membri del Congresso a “prendere l’iniziativa” e fare la dovuta pressione.
“Sto chiedendo di assicurarmi che i russi non ricevano un solo centesimo che usano per distruggere le persone in Ucraina”, ha concluso Zelensky, che ha infine concluso il suo messaggio con un passaggio rivolto al suo omologo statunitense Joe Biden. “Tu sei il leader della nazione”, ha detto, augurandosi che il presidente statunitense possa essere il “leader mondiale”. “Essere il leader del mondo significa essere il leader della pace”, ha concluso Zelensky