NUORO – Dopo il blocco degli autotrasportatori (APPROFONDISCI), che anche oggi hanno ripetuto il corteo di ieri attraversando l’abitato prima di recarsi sulla 131 DCN dove è in corso un sit-in permanente contro il caro carburanti che sta rendendo loro impossibile continuare a lavorare, adesso è il turno delle aziende agricole di Nuoro e Ogliastra.
La manifestazione di protesta odierna si è tenuta questa mattina davanti alla Prefettura di Nuoro dove, supportate da Coldiretti, una cinquantina di allevatori appartenenti a diverse categorie del mondo agro pastorale hanno consegnato le chiavi e il registro delle proprie aziende al prefetto di Nuoro Luca Rotondi.
Un gesto eclatante, sull’esempio dell’allevatore di suini di Talana Stefano Arzu il quale un mese fa aveva restituito chiavi dell’azienda e consegnato i suoi animali al sindaco per la grave difficoltà che sta vivendo a causa del mancato ricevimento di alcuni finanziamenti che gli spettavano, impossibilitandolo così all’acquisto del mangime. Dopo quel gesto una parte di contribuiti gli è stata pagata ma molti suoi colleghi ancora versano in condizioni di attesa, a oggi sono circa 300 le imprese agricole tra Nuoro e Ogliastra che stanno aspettando di essere liquidate dal 2020.
«Tutto il comparto agricolo, da quello dell’allevamento a quello agricolo, sta vivendo momenti di forte crisi e difficoltà a causa del rincaro prezzi, della pessima annata e da una burocrazia ottusa che sta raggiungendo livelli assurdi e paradossali – denunciano i dirigenti di Coldiretti Sardegna Nuoro – Ogliastra. oggi la politica si è trincerata dietro la guerra dell’Ucraina per giustificare queste problematiche già presenti da tempo» .